“La ragazza indossava Dior”, arriva la graphic novel

“La ragazza indossava Dior”, arriva la graphic novel
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Martedì 30 Settembre 2014, 06:21
IL FUMETTO
Parigi, 12 febbraio 1947, 30 di Avenue Montaigne. Due debutti stanno per andare in scena. Dietro le tende di un salotto l'ancora poco conosciuto Christian Dior dirige l'incedere, elegante e snob, delle sue donne-fiore. Sono vestite di ampie corolle di stoffa colorata, dando il via a quel New Look che rialzerà le sorti dell'industria tessile, ancora ferita dalla Seconda guerra, e consacrerà Monsieur come il maestro di stile per tutto il decennio a seguire. Su una sedia, un po' intimorita dal via vai di personaggi come Marlene Dietrich e Jean Cocteau, anche Clara è all'inizio di una nuova avventura: assisterà per la prima volta a un defilé, come cronista della rivista Jardin de Modes. Questo è l'evento dal quale prende il via la graphic novel “La ragazza indossava Dior” di Annie Goetzinger (BAO Publishing, 19,00 euro), un avvincente racconto tra finzione e realtà che racconta un decennio d'oro per la moda francese. L'autrice, tra le più note fumettiste francesi, nata in una famiglia di sarti si è sempre interessata alla moda e con questo lavoro ha unito le sue due passioni. E ha avuto accesso agli archivi della casa di moda francese.
COME AUDREY
Clara, però, è un personaggio plausibile, ma di fantasia, che assume le sembianze di Audrey Hepburn. La graphic novel analizza con tratto leggero il lavoro che è dietro la creazione, le rinunce, le aspirazioni, i grandi sogni e anche, a volte, i risvegli crudeli in un giro di abiti preziosi e lussuosi che incorniciano donne bellissime. Clara diventerà proprio una di loro e sarà non sono una mannequin di Christian Dior, ma anche sua musa, tanto da indossare l'abito da sposa che chiuderà l'ultima sfilata del couturier. «Così l'anonima Clara - racconta la Goetzinger - da brutto anatroccolo si trasformerà in cigno, dimostrando quanto la moda possa migliorarci».
Anna Franco
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