Manuela telefona alla mamma: «Sono a Pontinia, venite a prendermi»

Manuela telefona alla mamma: «Sono a Pontinia, venite a prendermi»
di Marco Cusumano
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Giovedì 17 Marzo 2022, 10:47 - Ultimo aggiornamento: 10:52

IL CASO
La telefonata che tutti aspettavano è arrivata martedì sera, dopo una giornata di ricerche senza esito. Il cellulare della mamma di Manuela Fabiani ha iniziato a squillare e sul display è comparso il nome della figlia. Subito dopo aver premuto il tasto verde la donna sperava di ascoltare finalmente la voce di Manuela, sparita nel nulla la notte precedente. Ma dall'altra parte del telefono non si sentiva nulla, la 18enne aveva trovato la forza di telefonare ai genitori ma non riusciva neppure a dire una parola.
I carabinieri erano ancora a casa della famiglia Fabiani, pronti a continuare le ricerche per tutta la notte. Un gesto veloce alla mamma, per farle capire di restare in linea il maggior tempo possibile per consentire la localizzazione del telefono e intervenire immediatamente. Ma non è stato possibile, Manuela ha subito riattaccato. E' bastato un secondo per ripiombare dalla gioia alla preoccupazione. Perché non aveva parlato? Che intenzioni ha? Nessuno in casa aveva il coraggio di dirlo apertamente, ma tutti temevano il peggio. Invece Manuela, dopo qualche minuto, ha richiamato e stavolta ha detto qualche parola ai genitori: «Sono qui a Pontinia, per favore venitemi a prendere, ma solo voi, venite da soli...». I genitori sono corsi verso l'auto per raggiungere il luogo indicato dalla figlia, a pochi chilometri dalla loro casa sull'Appia. Impossibile andare da soli, i carabinieri hanno seguito l'auto con discrezione allertando contemporaneamente un'ambulanza del 118. Ogni possibile epilogo doveva essere previsto e affrontato con attenzione.
Quando la ragazza ha visto arrivare diverse macchine, si è irrigidita e l'avvicinamento è stato graduale. Dopo un po' Manuela ha potuto riabbracciare i suoi genitori ed è stata visitata dal personale sanitario, pronto a intervenire. Era infreddolita dopo quasi 20 ore passate all'aperto, con temperature ancora abbastanza rigide. Ha parlato poco, spiegando di aver vagato nelle campagne della zona.
«Fisicamente sta abbastanza bene - racconta frastornato il padre Eugenio, commosso dopo una giornata di angoscia con il terrore di perdere la figlia - ma è molto provata psicologicamente.

Ci ha raccontato di aver passato tutte quelle ore vagando nelle campagne, in zone isolate. Si è stesa per terra, è rimasta da sola, in silenzio senza contatti. Senza farsi vedere da nessuno».


Una fuga che ha il sapore amaro di una richiesta di aiuto? «Sì, penso che sia così - risponde Eugenio - e noi continueremo ad aiutarla, come già stiamo facendo. Manuela soffre per una serie di motivi, tra i quali una relazione importante finita nei giorni scorsi. Anche l'inizio della guerra l'ha colpita in maniera molto forte, spesso scoppia in pianti improvvisi. Ma ora è il momento di reagire».


La fuga di Manuela ha provocato una reazione fortissima a Pontinia, ma anche a Latina (dove frequenta il liceo Manzoni) e nelle altre cittadine della zona. Migliaia le condivisioni sui social della sua foto, per aiutare la famiglia a trovarla. «Ringrazio tutti coloro che ci hanno aiutato, ma ora vogliamo tornare alla nostra vita» spiega il padre che aveva ricevuto anche la troupe di Chi l'ha visto? per organizzare le ricerche. Per fortuna non è servito, ora Manuela è nella sua casa sull'Appia, circondata dai suoi affetti più importanti. Probabilmente da oggi sarà più consapevole dell'amore che ha intorno a sé.

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