Rifiuti, i costi dell'emergenza ma migliora la differenziata

Rifiuti, i costi dell'emergenza ma migliora la differenziata
2 Minuti di Lettura
Venerdì 23 Luglio 2021, 05:02
COMUNE
Circa 250mila euro di costi vivi, cui poi occorre aggiungere benefit, imposte e tasse, e altre percentuali; alla fine, il costo dell'emergenza rifiuti a Latina sarà prossimo ai 400mila euro.
LE DETERMINE
Da quando Rida ambiente ha chiuso i cancelli ai Comuni per una manutenzione agli impianti che durerà fino ai primi di agosto, il Comune di Latina, come gli altri, è corso ai ripari cercando, di concerto con la Regione Lazio, altri impianti per poter conferire la parte indifferenziata dei rifiuti prodotti in città. L'impianto è quello della Saf di Colfelice (Frosinone), che prenderà circa 80 tonnellate al giorno, e quello della Ecologia Viterbo, per altre 30 tonnellate, mentre chi si occupa della trasferenza è la Refecta di Cisterna. Ieri sono stati pubblicati sull'albo gli impegni economici nei confronti di due operatori: il primo è la Refecta, che si occuperà del trasporto, dato che l'impianto di Colfelice dista 80 chilometri, ma «Abc ha comunicato di non disporre di mezzi atti al conferimento per distanze superiori a 30 chilometri». Se ne occuperà la ditta di Cisterna, servizio per il quale sono stati impegnati 96.800 euro. C'è poi il trattamento Tmb vero e proprio, che sarà effettuato dalla Saf di Colfelice, presso la quale conferire, dal 16 luglio al 10 di agosto, non meno di 1.760 tonnellate, per un totale, Iva inclusa, di 319.565 euro. «Abbiamo trovato queste soluzioni che ci consentono di conferire 110 tonnellate al giorno, ma ancora non coprono l'esigenza al 100%, siamo circa al 70%. Stiamo cercando ancora impianti e siamo in attesa di risposte da Toscana e Abruzzo. Se si trovano, abbiamo risolto», ha spiegato l'assessore all'Ambiente, Dario Bellini, ieri, in commissione Trasparenza.
IL RICICLO
C'è però un dato favorevole: dopo l'appello ai cittadini a differenziare di più, i numeri sono aumentati: l'umido è passato dai 27mila chili al giorno di prima dell'emergenza ai 37mila attuali; il multimateriale è passato da 6mila a 23mila; la carta da 11mila a 17mila. Di indifferenziato, invece, il territorio comunale produce 158 tonnellate al giorno, che precipitano a 30 a settimana, nelle zone coperte dal porta a porta: «La decisione è stata di continuare a prelevare anche quella piccola quantità in quei quartieri, per non mandare in crisi aree dove siamo al 77% di raccolta differenziata».
I TEMPI
L'assessore non ha nascosto che «ci siano ancora disagi in città per la presenza di rifiuti, ma stiamo passando alternativamente nei quartieri. Ma constatiamo anche che ci sono sacchi abbandonati su strada anche se i cassonetti sono vuoti».
«La data di uscita dall'emergenza è il 10 agosto, secondo l'ordinanza regionale; allo stato attuale, tra 15 giorni avremmo 1.500 tonnellate da smaltire, e Rida non consentirà di farlo in un giorno, quindi potremo avere ancora altri costi per questa emergenza». Di fronte all'opposizione che ha criticato come il Comune si sia fatto trovare impreparato, e come non sia stata ancora trovata una soluzione per l'impiantistica pubblica, Bellini ha ribadito che «la Regione deve ancora promulgare la legge sugli ato, che consenta ai Comuni di approvare dove e come realizzare le infrastrutture. Se non abbiamo la legge, diventa difficile».
An. Ap.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA