Ok al debito fuori bilancio per le fatture di una Rsa: ma il caso finisce in Procura

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Sabato 17 Aprile 2021, 05:03
IL CONSIGLIO COMUNALE
Mancato o errato riferimento della determina di impegno; carenza di allegati indicanti le prestazioni rese; conteggi errati; utenti non seguiti dal Comune di Latina. Sono solo alcuni dei problemi che il Comune di Latina ha con una rsa con sedi in Sabaudia e altre città, per la compartecipazione alle spese di utenti ricoverati. Fatture che il Comune non può pagare a fronte di mancate correzioni da parte della società, dando così luogo a ritardati pagamenti e a interessi. Dettagli ora confluiti in una segnalazione alla Guardia di Finanza firmata dai servizi e dal presidente della commissione Bilancio, Ernesto Coletta. Nel documento, si segnalano anche altri problemi, come la cessione del credito delle fatture: «La società - si legge nella segnalazione - ha avviato una serie illimitata di cessioni di singole fatture, interessando anche fatture già liquidate e pagate: la società provvede, anche successivamente all'incasso, alla loro cessione senza attendere i 30 giorni previsti dalla norma. Da maggio 2020 la problematica è divenuta più complessa in quanto si sono verificate cessioni di credito a cascata», con la rsa che cede le fatture a una società, che le cede a una seconda, che le cede a una terza. Non solo: «Si è potuto constatare che le tre società hanno la stessa sede e lo stesso rappresentante legale». Il Comune ha investito l'Avvocatura, alla luce di «reiterati errori, che originano ingiustificate richieste da parte delle società cessionarie, spesso incrementate anche da interessi moratori e che sembrano effettuati con eccessiva leggerezza». Circostanze che hanno originato, alla fine, un debito fuori bilancio di alcune migliaia di euro da sentenza esecutiva contro cui piazza del Popolo si opporrà, approvato ieri in Consiglio e su cui l'assessore al Welfare, Patrizia Ciccarelli, ha chiarito come «siamo arrivati a pagare le fatture anche entro 48 ore, ma ci siamo comunque visti arrivare le richieste per interessi per ritardato pagamento da parte delle società cessionarie». Ieri in aula sono state affrontate le mozioni di centrodestra tese a impegnare l'amministrazione per far inserire la progettazione della strada Mare-Monti tra le opere finanziabili con il Recovery Fund, al pari della tangenziale nord. Mozioni bocciate dalla maggioranza e dal Pd, con Valeria Campagna (Lbc) che ha precisato come «è qualcosa che non esiste sia come prospettiva futura, sia all'interno del Recovery Fund che inquadra il tema delle infrastrutture esclusivamente sulla mobilità sostenibile: ovvero non nuove strade per le automobili».
An. Ap.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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