Latina, mare ancora sporco: il Comune chiede intervento dell'Arpa

Latina, mare ancora sporco: il Comune chiede intervento dell'Arpa
di Andrea Apruzzese
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Mercoledì 18 Agosto 2021, 05:02 - Ultimo aggiornamento: 11:26

Una richiesta urgente ad Arpa Lazio di analisi della qualità delle acque di balneazione nel mare antistante Latina. È quella spedita ieri dal Comune di Latina, e in particolare dall'assessore all'Ambiente, Dario Bellini.
La missiva, indirizzata al Dipartimento stato dell'ambiente-servizio monitoraggio delle risorse idriche, è stata inviata in copia anche a Provincia, Capitaneria di porto, Consorzio di bonifica, Regione Carabinieri forestali, Acqualatina: in essa si sottolineano le numerose segnalazioni di acqua torbida di colore verde, da Rio Martino a Foce Verde, e per questo, «si chiede di effettuare, con urgenza, dei campionamenti ordinari e straordinari finalizzati, oltre ai normali parametri microbiologici, anche alla determinazione di parametri chimici, di nutrienti e fitoplancton, al fine di accertare la balneabilità delle acque e per la tutela della salute dei cittadini». Inoltre, a tutti gli enti e gli uffici cui è stata indirizzata, si chiede di comunicare eventuali anomalie di scarichi in mare o danni al sistema di depurazione.
CONTATTI CONTINUI
«Abbiamo risentito tutti gli enti interessati - esordisce Bellini - ma non risultano anomalie: anche Acqualatina conferma la perfetta funzionalità dei depuratori di via del Lido, borgo Sabotino, borgo Grappa. Allo stesso modo, il Consorzio ribadisce che le acque non sono mai uscite dall'idrovora di Capoportiere (dotata di chiuse, mentre altri canali come Rio Martino o Mascarello vanno per gravità, ndr). Lo stesso Lago di Fogliano non esce da Foce del Duca, da dove può solo entrare acqua: l'uscita ce l'ha sempre nell'idrovora di Capoportiere». Bellini annuncia inoltre che «gli scarichi abusivi del canale Moscarello saranno tutti collettati all'anello fognario del depuratore, in occasione dei lavori per il nuovo ponte».
TEMPERATURE
Il fenomeno della torbidità delle acque è stato registrato da sabato scorso, in particolare nell'area centrale del tratto A di lungomare, che da Capoportiere porta a Foce Verde, ed è continuato anche lunedì 16. Ma altri bagnanti hanno segnalato come proprio a Foce Verde, invece, le acque apparissero pulite. Ieri, invece, con il moto ondoso in aumento, non è stato avvistato nelle proporzioni dei giorni precedenti. L'ipotesi - ma deve essere confermata dagli esami - è che possa trattarsi di un fenomeno naturale, che appare, a causa della temperatura elevata per quasi una settimana, proprio in corrispondenza di praterie di posidonie; questo porterebbe a una sovrapproduzione di alghe; le correnti poi porterebbero l'acqua, intrisa di questi elementi, verso riva. A intervenire ieri sul fenomeno, e a sollecitare la richiesta di analisi all'Arpa, era stata anche la consigliera comunale del gruppo Misto, Maria Grazia Ciolfi, secondo la quale «è necessario appurare ed informare cittadini e turisti su cosa sia alla base della trasformazione delle acque del nostro mare da trasparenti a torbide e giallastre e soprattutto verificare la balneabilità delle acque». La Ciolfi, inoltre, ritiene che il Comune debba «confrontarsi con Acqualatina per la risoluzione del problema della bassa pressione idrica in particolare nel territorio della Marina, che dall'inizio di agosto sta creando problemi, lasciando per ore privi della regolare distribuzione idrica sia le attività commerciali, ricettive e gli stabilimenti balneari, che i villeggianti e residenti delle abitazioni, recando un grave disagio».
Andrea Apruzzese
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