Latina, over 80: vaccinati i primi 260 pontini

Latina, over 80: vaccinati i primi 260 pontini
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Martedì 9 Febbraio 2021, 05:02 - Ultimo aggiornamento: 14:53

Arrivano accompagnati dai figli, altri in coppia tenendosi a braccetto, visibilmente emozionati ma senza timori. I primi ultra 80enni prenotati nella giornata di ieri, rispettando con precisione l'orario dell'appuntamento, si avvicinano alla soglia della tensostruttura allestita all'esterno dell'ospedale Goretti, passano il controllo della temperatura, compilano i moduli necessari insieme al personale Asl e poi siedono nelle postazioni preparandosi all'iniezione. Venti minuti di attesa per la valutazione di eventuali reazioni avverse, e poi finalmente un sospiro di sollievo. La prima dose è andata, tra 21 giorni c'è già un appuntamento per la seconda e il covid forse sarà davvero alle spalle.

Gli anziani con oltre 80 anni sono quelli che in questi terribili mesi di pandemia hanno pagato il tributo più alto in termini di decessi, di gravità della malattia e ricoveri. Sono coloro che hanno corso più rischi e che ora si augurano di poter tornare presto ad abbracciare i nipoti. Siamo ormai abituati a vaccinarci per l'influenza e non abbiamo avuto nessun timore commenta una coppia sorridente appena uscita Ci sentiamo contenti e sollevati e anche grati per aver potuto fare il vaccino così presto, spiace solo che molti pensino che sia rischioso. Abbiamo prenotato telefonicamente e non abbiamo avuto problemi. Questa mattina il personale è stato molto gentile, sorridente e rassicurante. Tra i primi vaccinati nelle prime ore della mattinata c'è anche un volto noto, quello dell'ex sindaco Mario Romagnoli: Tutto benissimo, non avverto sintomi racconta e non mi sembra che ne abbiano avuti altre persone che si sono vaccinate. E' stata davvero un'ottima organizzazione. Potenzialmente, con le nuove assunzioni di personale dedicato, le somministrazioni potrebbero arrivare anche a mille al giorno attivando addirittura 12 sedi sparse sul territorio, tra Latina Scalo, Cori, Sezze, Terracina, Gaeta, Minturno e Sabaudia fino alle isole di Ponza e Ventotene, oltre naturalmente ai cinque hub già operativi all'ospedale di Latina, a Priverno, ad Aprilia, Fondi e Formia. Invece, le dosi arrivano con il contagocce e costringono a programmare non più di 270 vaccinazioni al giorno, circa 60 per ciascun centro della provincia.

Il numero spiega il responsabile della campagna vaccinale della Asl Loreto Bevilacqua potrebbe raddoppiare e quadruplicare se solo arrivassero le fiale. Secondo i nostri calcoli potremmo benissimo arrivare a 950 al giorno. Ma per ora dobbiamo procedere in questo modo, qualora le dosi raddoppiassero potranno essere raddoppiati anche i centri vaccinali sul nostro territorio.


Entro domani la Asl conta intanto di concludere le seconde dosi al personale sanitario (fino a questo momento sono state 5.867 le vaccinazioni complete), ma intanto già si programma la campagna di massa con il siero targato Astrazeneca che sarà destinato dai 55 anni a scalare per età annualità inferiori. E' solo questione di ore perché arrivino anche a Latina le prime fiale da cui si ricavano 10 dosi ciascuna. Per vaccinare questa fascia di popolazione spiega ancora Loreto Bevilacqua avremo necessità di una sede ulteriore e abbiamo chiesto al Comune di Latina la disponibilità del centro anziani di via Vittorio Veneto che valuteremo nelle prossime ore. Con l'arrivo di Astrazeneca vaccineremo dal 55° anno di età a scalare se non usciranno altre indicazioni su pazienti con patologie. Contiamo però di utilizzare queste fiale anche per le categorie sanitarie rimaste fuori, come medici liberi professionisti, odontoiatri e farmacisti, sempre fino a 55 anni.


E' andata peggio a Formia. Nonostante l'avvenuta prenotazione e l'arrivo all'orario concordato, una sessantina di anziani hanno dovuto prendere il classico numerino e attendere il proprio come se fossero in una quotidiana visita ambulatoriale, facendo saltare quindi il sistema stesso della prenotazione. Una situazione che ha creato condizioni di assembramento tra pazienti e accompagnatori, complice anche la giornata piovosa, oltre che occasioni di nervosismo tra le persone presenti. Sono state registrate attese di quasi due ore. Alla fine, per andare in maniera più spedita (erano ormai le 13), si è deciso di spostare gli ultimi otto anziani in una sala d'aspetto sita nelle vicinanze, occupando i posti in maniera alterna per garantire il distanziamento, e vaccinarli in serie uno dopo l'altro.
Laura Pesino
Giuseppe Mallozzi
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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