Elezioni in Provincia cinque le liste: è 3-2 tra Stefanelli e Agresti

Elezioni in Provincia cinque le liste: è 3-2 tra Stefanelli e Agresti
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Lunedì 29 Novembre 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 11:03

Sono in totale 46 i candidati consiglieri provinciali, divisi su cinque liste, tre per il candidato presidente di Pd, FI e Civiche pontine, Gerardo Stefanelli, e due, FdI e Lega, per il candidato presidente del centrodestra, Giovanni Agresti. Ecco il quadro delle liste per le elezioni provinciali del prossimo 18 dicembre, depositate ieri, per 12 posti da consigliere in assise.
TRE LISTE PER STEFANELLI
In totale le liste sono cinque e solo quella di FdI è a 12 candidati, mentre le altre sono tutte con un numero inferiore di candidati, a dimostrazione delle numerose difficoltà incontrate da tutti nel reperire candidature certe e di un certo peso (in base alla legge elettorale di secondo livello per le province, i Comuni sono divisi in fasce in base alle cittadinanze). E nessuna delle liste è completamente civica o interamente politica: sono sostanzialmente miste. Partendo dalle liste di Gerardo Stefanelli, le Civiche pontine schierano due candidature da Latina come la campionessa di preferenze, nonché capogruppo, di Latina bene comune, Valeria Campagna, e Floriana Coletta, eletta nella stessa lista, della coalizione del sindaco Damiano Coletta; due anche le candidature da Aprilia, con Vincenzo Giovannini e Giorgio Giusfredi; dal M5S proviene la candidatura di Elio Sarracino da Cisterna; altre sono da Sezze, e poi Spigno Saturnia, e Terracina. Il Partito democratico, in una lista di appena sette candidati, mette in prima fila il suo consigliere più votato nonché capogruppo di Latina, Enzo De Amicis, e il consigliere provinciale uscente Ennio Afilani (Cori), accanto a Luca Magliozzi, che fu candidato sindaco a Formia; una lista che mette accanto diversi giovani a consiglieri di esperienza. In quella di Forza italia, l'unica candidatura di Latina è Annalisa Muzio, al centro dell'intesa chiusa dal primo cittadino Damiano Coletta con il partito azzurro, con la candidata che sostanzialmente appoggerà l'amministrazione comunale del capoluogo; accanto a lei ci sono due uscenti, in primo luogo l'attuale presidente facente funzioni, nonché già presidente della commissione Ambiente, l'apriliano Domenico Vulcano, e poi Felice Capponi di San Felice: gli altri candidati coprono poi gran parte del territorio, da San Felice a Itri, da Monte San Biagio a Gaeta, Terracina, Fondi, Maenza, Minturno, Formia con il sindaco Gianluca Taddeo.
DUE LISTE PER AGRESTI
Nel centrodestra, la Lega ha chiamato Prima la provincia di Latina la propria lista, che è a 9 candidati, di cui nessuno dal capoluogo. Ed è questa forse la notizia più eclatante, dato che non vengono ricandidati due consiglieri provinciali uscenti, che alle amministrative di Latina sono stati i campioni di preferenza del partito: Giovanna miele e Massimiliano Carnevale; spiccano i nomi di Sara Norcia da Terracina e della civica Maria René Carturan, figlia dello scomparso Mauro, che fu più volte sindaco di Cisterna, città da cui si candida anche Federica Felicetti; un'altra civica è Alessia Mancini da Fondi, mentre altri candidati vengono poi da Itri, Norma, Sabaudia, Pontinia, Sonnino. Fratelli d'Italia ha invece chiamato Provincia tricolore la propria lista, che vede due candidature da Latina, quelle di Renzo Scalco, che fu consigliere provinciale ai tempi delel giunte di Armando Cusani, e di Andrea Chiarato; viene schierato anche l'uscente Vincenzo La Pegna da Aprilia, e poi due candidati da Formia, due da Itri, e Sabaudia, Cori, Cisterna.
DE AMICIS: «NO A SOTTERFUGI»
Lo stesso De Amicis è intervenuto poi ieri sul tema del Consiglio comunale di Latina, affermando che l'assise «avrà la necessità di convergenze politiche su temi concreti da risolvere, che non possono non salvare le individualità dei partiti, e che mai possono essere concepite come sotterfugi sistematici per tirare a campare e allungare la consiliatura: il Pd ha salvaguardato un accordo politico come una condizione di arricchimento della vita democratica della città».
Andrea Apruzzese
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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