Discarica, slitta la decisione per ora solo noi no, grazie

Discarica, slitta la decisione per ora solo noi no, grazie
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Giovedì 14 Gennaio 2021, 05:01
RIFIUTI
Un no secco da Latina, Cisterna e Aprilia, i primi due tra i tre Comuni indicati come possibili siti per lo stoccaggio del secco residuo. Lo hanno ribadito i rappresentanti delle amministrazioni, ieri, nella conferenza dei sindaci della provincia di Latina sui rifiuti per esaminare il documento tecnico emesso dagli uffici di via Costa con le valutazioni di compatibilità dei territori ad ospitare i siti di stoccaggio. Un documento da cui emerge la maggiore compatibilità di territori dell'area centro nord della provincia, con una preferenza per Comuni come Latina, Cisterna, e - nell'area sud - Minturno, in base a parametri come estensione e viabilità, rispettivamente per cave, che hanno soprattutto problemi di accessibilità viaria, e per aree industriali, spesso troppo vicine agli abitati. Una preferenza per la parte centro nord della provincia dovuta in particolare al fatto che al sud c'è una maggiore prevalenza di aree sotto tutela paesaggistica o archeologica. Il punto però è che il documento - hanno lamentato molti sindaci e assessori presenti - è arrivato soltanto nella serata di lunedì e non sono stati in grado di esaminarlo approfonditamente e per questo è stato chiesto al presidente della Provincia Carlo Medici un rinvio di una settimana, per mercoledì prossimo alla stessa ora. Intanto però, diverse amministrazioni hanno ribadito la propria posizione. Aprilia, che è alle prese con le vicende di La Cogna e con la richiesta di ampliamento della piattaforma di stoccaggio da parte di Rida, rispetto alla quale l'amministrazione sta predisponendo le osservazioni, con il proprio assessore Monica Laurenzi, ha ribadito che la città ha già tre o quattro situazioni delicate. Per Latina, che il 26 gennaio affronterà in Regione la conferenza di servizi per l'ampliamento da 38mila metri cubi richiesto da Ecoambiente, ha ribadito con il proprio sindaco, Damiano Coletta, la «preoccupazione per la conferenza, in cui auspico che le valutazioni fatte da Arpa Lazio siano predominanti, e che si prosegua quindi con la strada della bonifica del sito». Sostanzialmente, quindi, i due Comuni, Latina e Aprilia, hanno ribadito di avere già dato. Se Cisterna ha ricordato i problemi politici attuali del sindaco con il suo partito, Bassiano con il primo cittadino Domenico Guidi ha insistito sull'urgenza di istituire un Ato per la gestione provinciale del ciclo dei rifiuti, un punto ribadito anche dallo stesso presidente Medici. Ora quindi si avvicina una serie di appuntamenti critici: lunedì 18 si svolgerà il Consiglio provinciale sui rifiuti, alla presenza dello stesso assessore regionale al ramo, Massimiliano Valeriani, accompagnato dalla dirigente di settore, Flaminia Tosini; due giorni dopo, mercoledì 20, la conferenza dei sindaci; martedì 26, la conferenza dei servizi sull'ampliamento di Ecoambiente a Borgo Montello. Ieri sul tema è intervenuta anche Latina bene comune, il movimento che esprime la maggioranza in Consiglio comunale, secondo cui «la discarica di Borgo Montello non deve riaprire. Della discarica, e della conferenza di servizi del 26 gennaio, si è parlato nel corso di una riunione di maggioranza, nella quale è stato ribadito il no secco a qualunque ipotesi di riapertura ed è stato stabilito che saranno programmati nei prossimi giorni incontri online con gli abitanti, oltre che istituzionali e politici, ai quali parteciperanno anche cittadini e comitati di Montello e Bainsizza. Gli incontri si terranno su piattaforma WebEx con i responsabili del presidio territoriale Lbc dei borghi nord e in diretta Fb sulla pagina di Lbc. Latina non può essere costretta ad accettare una nuova servitù con un nuovo sito di stoccaggio di inerti, per evitarle a riapertura di Montello. Sono questioni che viaggiano su binari distinti e non sovrapponibili. Il nuovo sito va scelto su base provinciale: nessun Comune deve fare un passo indietro, ma la scelta deve essere fatta ragionando su tutto il territorio».
Andrea Apruzzese
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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