Corden Pharma, sì ad altri 6 mesi di cassa integrazione

Corden Pharma, sì ad altri 6 mesi di cassa integrazione
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Venerdì 8 Ottobre 2021, 05:02
LAVORO
Si è tenuto ieri un incontro tra le organizzazioni sindacali e la Corden Pharma per chiudere l'iter procedurale sugli 82 esuberi e discutere sulle strategie future per mantenere l'attività produttiva nel sito di Sermoneta.
«La trattativa è stata serrata e si è conclusa con l'opportunità di scongiurare i licenziamenti con un accordo che prevede ulteriori sei mesi di cassa integrazione previsti dalla normativa commenta Elisa Bandini segretario generale Femca Cisl di Latina - questo ci ha consentito di guadagnare tempo in un percorso vertenziale complesso che ci vede impegnati da anni per difendere l'occupazione limitando al massimo i sacrifici economici delle maestranze per mantenere il costo del lavoro sostenibile ai fini della tenuta del piano concordatario; anche questa volta è stato necessario negoziare al tavolo degli elementi economici che in buona parte non sono stati aboliti bensi sospesi per un periodo».
Non sarà semplice evitare i licenziamenti perché l'azienda li ha previsti nel piano concordatario approvato dal Tribunale. L'auspicio dei sindacati è che al termine di questi mesi di cassa integrazione ci siano delle condizioni per il rilancio dell'impresa. «Corden dispone di un impianto in grado di confezionare un numero elevato di dosi vaccinali. Sarà quindi fondamentale spendersi in tutte le sedi opportune a partire dal Ministero dello sviluppo economico - dicembre Bandini - affinchè entrino progetti che possano incrementare il fatturato. Aziende come questa, che hanno le capacità concrete di produrre e che sono nel contempo nella difficoltà di farlo per assenza di progetti importanti, devono essere aiutate a trovare le commesse, non solo per tutelare i livelli occupazionali, ma anche per poter nuovamente rappresentare un'opportunità di posti di lavoro per il nostro territorio. Secondo i sindacati il momento storico legato alla pandemia, può rappresentare una opportunità . «Il ciclo produttivo dei vaccini - spiega la segretaria- è molto più complesso di altri farmaci pertanto si presta poco ad adattamenti rapidi ma è necessaria una pianificazione tempestiva, dunque perchè non puntare su aziende come Corden che sarebbe in grado di confezionare i vaccini da subito?».
Francesca Balestrieri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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