Consiglio degli avvocati fissata l'udienza davanti al Tar

Consiglio degli avvocati fissata l'udienza davanti al Tar
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Domenica 7 Marzo 2021, 05:02
IL CASO
E' stata fissata per mercoledì 10 marzo davanti al Tar l'udienza per discutere il ricorso presentato da cinque avvocati pontini che chiedono l'annullamento del decreto firmato dal Ministero della giustizia con il quale il 22 dicembre scorso è stato sciolto il Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Latina e nominato Giacomo Mignano quale commissario straordinario dell'organismo forense. E' soltanto l'ultima di una lunga serie di puntate che da gennaio 2019 hanno come protagonista la faida interna all'organismo di rappresentanza forense. Con una richiesta di giudizio cautelare Aurelio Cannatelli, Denise Degni, Umberto Giffenni, Maria Clementina Luccone e Federica Pecorilli, attraverso il loro legale Giovanni D'Erme, hanno chiesto di «sospendere l'efficacia degli atti impugnati ed all'esito di fissare udienza di discussione del merito del ricorso quanto più possibile ravvicinata, stante il fatto che sono trascorsi già oltre due anni dalle elezioni del gennaio 2019 e più di un anno dal precedente commissariamento senza che il Consiglio dell'Ordine di Latina abbia potuto mai operare nella sua legittima composizione». In sostanza sollecitano un provvedimento in tempi rapidi da parte dei giudici amministrativi volto ad impedire possibili danni non riparabili, che potrebbero scaturire dalla produzione degli effetti del provvedimento impugnato. Il decreto ministeriale in effetti, impone al commissario straordinario l'incarico di indire senza margine di discrezionalità nuove elezioni entro 120 giorni la cui scadenza è il 19 aprile prossimo. Il ricorso di fatto blocca tale passaggio in attesa che il Tar decida. Secondo i cinque ricorrenti le elezioni per il rinnovo del Consiglio dell'Ordine si sono già svolte regolarmente il 22 e 23 gennaio 2019 e «quel Consiglio è già stato sciolto in maniera illegittima dal Ministro, il quale all'epoca fu tenuto all'oscuro del reclamo pendente dinanzi al Consiglio nazionale forense». La palla ora passa di nuovo ai giudici amministrativi.
Elena Ganelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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