Centrodestra sempre diviso sul nome del candidato: la Miele non convince tutti

Centrodestra sempre diviso sul nome del candidato: la Miele non convince tutti
di Andrea Apruzzese
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Sabato 19 Giugno 2021, 05:04 - Ultimo aggiornamento: 08:27


Chi tifa Giovanna Miele, chi Vincenzo Zaccheo, chi i nomi interni di partito di FdI, chi ancora tenta di sparigliare all'ultimo minuto con un outsider. Con un occhio, e soprattutto un orecchio, oggi, a Roma, dove la Lega terrà la sua manifestazione Ripartiamo, e i ben informati del partito suggeriscono di tenere d'occhio le parole di Matteo Salvini. Per il nome del candidato sindaco di centrodestra a Latina anche ieri si sono alzati i toni ed è stato proprio un esponente della Lega, il capogruppo in Consiglio regionale, Angelo Tripodi, ad aprire le danze: «Occorre mettere da parte le proprie appartenenze e ideologie per rilanciare Latina. I cittadini chiedono un centrodestra unito e pronto a dare una nuova prospettiva e vita alla città», dice Tripodi, che a Latina è stato consigliere, circoscrizionale e comunale prima e assessore poi. Il suo riferimento è alle parole del vice segretario provinciale di FdI, Enrico Tiero, che due giorni fa aveva rilanciato nomi del partito come Gianluca Di Cocco, Matilde Celentano e Giorgio Ialongo, in opposizione alla candidata della Lega, Giovanna Miele, ritenendola non civica. Tripodi non fa nomi, anzi, sembra delineare un identikit diverso, affermando che «il rush finale deve essere guidato da una persona che conosca il territorio e la macchina amministrativa affinché il Comune torni a progettare una città attraente e stimolante per gli investimenti». E lancia una stoccata: «Crediamo che Latina meriti di tornare ad essere centrale nel panorama provinciale, la cui regia è passata nelle mani dei buoni amministratori del Sud pontino, regionale e nazionale. Lo sviluppo, le infrastrutture e i servizi devono tornare ad essere pianificati insieme alle associazioni di categoria e ai sindacati. Il partito è compatto e sta lavorando insieme al coordinatore regionale Claudio Durigon». Gli risponde il coordinatore provinciale di FdI, Nicola Calandrini che ribatte come «sin dall'inizio FdI ha messo in campo candidature autorevoli e forti, di partito, indicate sul tavolo della coalizione, per trovare una sintesi sul piano competitivo, senza prevaricare nessuno. Quando è stato deciso di lavorare su una candidatura esterna, di coalizione, noi abbiamo detto che bisognava trovare il più competitivo, per vincere una sfida che è difficile». Infine, Ivano Di Matteo, un tempo esponente di punta di FI prima e del PdL poi, ha postato su Fb: «Bene la scelta di trovare un nome nella società civile»; subito criticato nei commenti da Di Cocco.

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