Aprilia, obbligo di mascherine all'aperto: in città rabbia e delusione

Il sindaco difende la capogruppo della Lista Terra: la dottoressa Iulian è uno dei medici no vax sospesi dalla Asl

Aprilia, obbligo di mascherine all'aperto: in città rabbia e delusione
di Raffaella Patricelli
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Mercoledì 17 Novembre 2021, 10:05

C'è fermento ad Aprilia, ma anche tanta delusione, per quanto sta accadendo in questi giorni a causa dell'emergenza coronavirus. Aumento di casi, una percentuale di vaccinati troppo bassa e la nuova ordinanza che obbliga la mascherina all'aperto per 7 giorni hanno destabilizzato la popolazione che ora teme l'entrata in vigore dalla zona rossa: «Sarebbe ingiusto spiegano alcuni cittadini non è bello addossare colpe, ma è brutto finire sulla ribalta nazionale per una situazione che a noi appare sotto controllo. E' vero ci sono degli atteggiamenti poco corretti, chi ancora non indossa la mascherina a dovere, ma la maggior parte della popolazione è sempre stata responsabile».

Non sono mancate le critiche, naturalmente, sui provvedimenti adottati: «Il contenuto dell'ordinanza è ridicolo commentano in tanti in sette giorni cosa potrà mai cambiare. Questo perché non si sono fatti i dovuti controlli, sia tra i giovani sia nelle aziende». E poi c'è chi difende i no-vax: «La responsabilità è di chi ha fatto il vaccino e che ora pensa di fare quello che vuole senza curarsi di mascherina e distanziamento accusano alcuni non hanno capito che possono contagiarsi e contagiare lo stesso. E' chiaro che ognuno sceglie per sé, ma qui ci troviamo in una situazione davvero delicata e non è giusto scherzarci sopra».


La dottoressa no vax
A tutto questo si aggiungono i medici che hanno deciso di non sottoporsi al vaccino anticoronavirus, sono stati sospesi e resteranno senza stipendio almeno fino al 31 dicembre. Tra loro c'è anche la capogruppo della Lista Terra, la lista del sindaco, Mariana Iulian, che ha difeso la sua posizione dichiarando di avere dei problemi di salute e che dovrà e vorrà fare altri accertamenti prima di fare il vaccino.

Informazioni già fornite alla Asl che però non prevedendo l'esenzione per il caso che riguarda la Iulian ha deciso ugualmente per la sospensione della professionista. Bisognerà vedere ora se nelle prossime settimane la dottoressa Iulian deciderà o meno di vaccinarsi. 

Il sindaco la difende
Le sue dichiarazioni erano attese per ieri, ma tra imbarazzo e stress è slittato tutto ad oggi. Intanto il sindaco Terra ha tentato di difenderla: «La consigliera non è una no-vax, è giusto ribadirlo. Ha avuto bisogno di fare degli accertamenti. Mi ha detto che sa cosa fare per la sua salute avendo le giuste competenze e ha deciso di attendere di fare il vaccino. Una situazione delicata che sarà chiarita. Politicamente la nostra posizione è chiara: noi chiediamo alla popolazione di vaccinarsi, ci crediamo ed è questa la linea, io stesso mi sono vaccinato. Ma politicamente, data la situazione, non è giusto estromettere la Iulan in nessun modo».

Intanto si attendono notizie da parte della Asl di Latina che sta continuando a vagliare la posizione dei medici coinvolti in questa vicenda per capire se abbiano in qualche modo influenzato i loro pazienti nel fare o meno il vaccino anticovid: «Solo la Asl ci potrà fornire questo dato ha detto il sindaco per ora non ci sono state riportate situazioni di pressioni o di influenze strane sui pazienti. La situazione appare comunque sotto controllo. Io personalmente ho chiesto verifiche ad ampio raggio su ogni situazione che possa determinare eventuali ricadute sulla salute della popolazione. Voglio sottolineare però che in questi giorni il numero dei nuovi positivi è nettamente calato, e i contagi si confermano sempre più nei nuclei familiari. Non ci sono situazioni strane da segnalare, come focolai in aziende o palestre, per esempio».
Raffaella Patricelli
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