Agguato al bar ad Aprilia: trentenne inseguito per strada e pestato da sette persone

Agguato al bar ad Aprilia: trentenne inseguito per strada e pestato da sette persone
di Alessandro Piazzolla
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Sabato 16 Settembre 2023, 11:36

APRILIA

Scene del genere, in mezzo alla strada e a due passi da abitazioni e locali della "movida", a quell'ora pieni di clienti, non se ne vedevano da tempo. Non è stata una semplice rapina quella avvenuta giovedì sera in via Bardi ad Aprilia. È stata una spedizione punitiva, un pestaggio violento. Una "lezione" vera e propria.
Erano da poco passate le 21 quando nei pressi dello stadio Quinto Ricci si è scatenato l'inferno. In quel momento, un 36enne di origine romena stava sorseggiando una birra fuori dal bar dello stadio. Non è ancora chiaro se fosse in attesa dell'arrivo di qualcuno. Fatto sta che, all'improvviso, almeno tre auto sono piombate a forte velocità in via Bardi. Dai veicoli sono scese almeno sei, forse sette persone, che hanno accerchiato il 36enne e hanno iniziato a picchiarlo selvaggiamente. Pugni, calci. Una scena di una violenza inaudita che è proseguita in mezzo alla strada ed è finita nel giardino di un'abitazione privata. Lì, gli aggressori hanno continuano a colpire la vittima alla testa con dei vasi e delle fioriere. Le urla e il caos scatenato nel raid punitivo hanno catturato l'attenzione di alcune persone, tra residenti della zona e semplici passanti, che hanno avvisato i carabinieri del Reparto Territoriale di Aprilia di quanto stava avvenendo.

LA FUGA E I SOCCORSI

Solo a quel punto i malviventi hanno capito che era il caso di tagliare la corda prima dell'arrivo delle forze dell'ordine. Hanno lasciato la vittima completamente insanguinata sul ciglio della strada e sono risaliti sulle auto, facendo perdere le proprie tracce in pochi secondi. Alcuni minuti dopo sono sopraggiunti in via Bardi i sanitari del 118. Il personale medico ha prestato i primi soccorsi al 36enne a bordo dell'ambulanza, per poi trasferirlo presso la clinica di via delle Palme dove è stato refertato con quindici giorni di prognosi. Poco dopo sono arrivati anche i militari della caserma di via Tiberio. Gli uomini al comando del Tenente Colonnello Paolo Guida hanno ascoltato i testimoni per ricostruire quanto accaduto poco prima.

LA RICOSTRUZIONE

Da una prima ricostruzione sembra che tra la vittima e gli aggressori ci fossero contrasti di natura economica. Probabilmente qualche debito contratto e non pagato ma, al momento, non vengono escluse altre piste. Come quella che porta allo spaccio di droga. Di certo il bottino per i rapinatori non dovrebbe essere così elevato visto che al 36enne è stato portato via il denaro contante che aveva nel portafoglio e una catenina. Resta da capire se le telecamere di videosorveglianza della zona siano riuscite a riprendere i volti degli aggressori o le targhe delle auto con cui sono giunti in via Bardi.
Colpisce la ferocia dell'azione ed il senso di impunità dei malviventi che hanno voluto dare una lezione alla vittima in prima serata ed in pieno centro urbano. Sapevano che potevano essere visti, notati e riconosciuti. Questo non li ha fermati dal compiere una spedizione punitiva dai contorni feroci e che si è lasciata alle spalle, oltre ad un ferito, paura e choc tra i cittadini della zona.
Un'azione che ricorda quanto accaduto questa estate in due diversi episodi in pieno centro e in pieno giorno, quando due uomini sono stati presi a sprangate da persone rimaste al momento ignote. Una situazione grave e certamente da attenzionare.
Alessandro Piazzolla
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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