Desaparecidos italiani a giudizio 20 generali per sequestro e omicidio

Desaparecidos italiani a giudizio 20 generali per sequestro e omicidio
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Martedì 14 Ottobre 2014, 06:02
IL PROCESSO
ROMA E' il primo processo al Piano Condor. Perché il disegno concordato tra i militari al potere negli anni Settanta in Sudamerica e Usa per reprimere l'opposizione ai regimi ha portato anche all'eliminazione dei dissidenti. Dal Cile, all'Argentina, dalla Bolivia all'Uruguay al Paraguay, fino al Brasile. Omicidio plurimo aggravato e sequestro di persona ai danni di 23 cittadini italiani sono le accuse per venti militari, undici cileni, quattro uruguaiani, quattro peruviani e un boliviano che, il prossimo 12 febbraio, saranno giudicati dalla Corte d'assise di Roma. Il gup Alessandro Arturi, dopo un'udienza preliminare durata mesi, ha respinto invece la richiesta del procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo che aveva sollecitato il processo anche per l'ipotesi di strage. Il giudice, che ha disposto il non luogo a procedere per tre imputati deceduti, ha anche firmato una terza ordinanza per procedere in base all'articolo 11 del codice penale nei confronti di altri otto militari uruguaiani già condannati in altri paesi per gli stessi reati.
LA DECISIONE

Probabilmente non siederanno mai sul banco degli imputati, ma la Corte d'assise giudicherà anche Luis Arce Gomez, ex ministro dell'Interno boliviano, e Juan Manuel Contreras, ex capo della Dina, il servizio segreto cileno di Pinochet. Il gup ha disposto che il ministro di Giustizia si pronunci sulla posizione di sei militari già processati e condannati a pene tra i 25 e i 20 anni per gli stessi fatti per i quali sono imputati a Roma e che, in base all'articolo 11 del codice penale, potrebbero subire su richiesta del Guardasigilli un nuovo processo in Italia. Per altri tre uruguaiani il gup ha chiesto invece la produzione delle sentenze di primo grado.
L'INCHIESTA
Nasce dieci anni fa l'inchiesta italiana sul Piano Condor. L'indagine del procuratore aggiunto Capaldo aveva portato all'iscrizione sul registro degli indagati di oltre 140 persone. Mentre in un fascicolo stralcio si procedeva anche nei confronti del dittatore argentino Jorge Rafael Videla, deceduto oltre un anno fa. La chiusura dell'inchiesta risale a tre anni fa, ma problemi burocratici, legati alla notifica e alla morte di numerosi esponenti delle giunte militari, hanno ridotto i 59 argentini, 11 brasiliani e 6 paraguayani agli imputati sui quali il giudice si è pronunciato ieri. I militari sono accusati di avere eliminato detenuti politici italo-cileni come Omar Venturelli, Juan Maino e Juan Montiglia, della guardia di Salvador Allende, fucilato e poi fatto esplodere con la dinamite. Intanto, Capaldo ha anche avviato un procedimento contro l'uruguaiano Jorge Troccoli, l'unico dei militari coinvolti nel Piano Condor residente in Italia, a Battipaglia. L'intenzione è di unificare la posizione di Troccoli a quella degli altri militari.
Valentina Errante
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