Ai piedi di una statua quasi anonima in una via di Mosca continua il flusso invisibile e discreto, per non dare nell'occhio alla polizia, dei russi che manifestano solidarietà verso gli ucraini morti con l'attacco missilistico a Dnipro. Naturalmente il Cremlino ha negato di avere colpito obiettivi civili in Ucraina, nonostante quei missili sui condomini sia costato la vita ad intere famiglie con bambini. A Mosca, riferisce l'agenzia di stampa France Press ripresa dal Moscow Times, ci sono sempre più moscoviti che nonostante le leggi severissime contro coloro che protestano o sollevano pubblicamente perplessità sulla “operazione speciale” in Ucraina iniziata il 24 febbraio dell'anno scorso, sfidano i rischi e depongono un fiore in una specie di monumento improvvisato sorto spontaneamente all'indomani dell'attacco missilistico di Dnipro costato la vita a 46 persone inermi. Le fotografie che circolano mostrano garofani rossi, qualche rosa lasciata in mezzo alla neve che continua a cadere incessante, giocattoli e pupazzetti colorati per ricordare i bambini dilaniati dal missile. Si tratta di una delle rare manifestazioni contro la campagna militare russa a dispetto della legge ad hoc varata dalla Duma che vieta di esprimersi contro i combattimenti.
L'accumulo di fiori e giocattoli alla base della statua della poetessa ucraina Lesya Ukrainka a Mosca è stato rimosso più volte ma la gente di nascosto e senza farsi notare continua a rendere omaggio alle memoria di innocenti.