Starliner, il test è fallito: la navetta non aggancerà la Stazione spaziale

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Venerdì 20 Dicembre 2019, 17:58 - Ultimo aggiornamento: 19:15
Doveva essere il test decisivo per avviare la nuova era commerciale dei voli umani nello spazio, restituendo agli Stati Uniti l'autonomia nel trasporto di astronauti dopo l'uscita di scena dello Space Shuttle nel 2011, e invece bisognerà aspettare ancora. La navetta Starliner della Boeing, a pochi minuti dal lancio, non è entrata nell'orbita prevista a causa di un'anomalia.

Risultato, saltato l'attracco con la Stazione Spaziale Internazionale. Ora si lavora per il suo rientro a Terra per domenica. La navetta, costruita dalla Boeing per la Nasa, era partita dalla base di Cape Canaveral (Florida) con un lanciatore Atlas V alle 12,37 italiane. A bordo non un equipaggio ma il manichino Rosie, che doveva raccogliere informazioni importanti sull'esperienza di volo per l'equipaggio grazie ai suoi 15 sensori, e un peluche di Snoopy spaziale. L'obiettivo del test era provare la capacità dei sistemi operativi della Starliner in orbita, come l'attracco alla Iss, comunicazione, controllo ambientale e propulsione, e raccogliere dati che certificassero la capacità della navetta di trasportare sulla Stazione Spaziale e riportare indietro sulla Terra un equipaggio umano.

A 30 minuti dal lancio però le cose hanno iniziato a non andare come previsto. Come ha chiarito l'amministratore capo della Nasa Jim Bridenstine, per via di un'anomalia legata al sistema automatizzato, le cui cause sono ancora da chiarire, Starliner «ha bruciato più carburante del previsto per mantenere un controllo preciso». Ciò le ha impedito di entrare nell'orbita prevista, e di raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale, dove a bordo c'erano pronti ad attenderla gli astronauti guidati da Luca Parmitano, dell'Agenzia spaziale europea. La navetta fortunatamente non è perduta e ora si sta lavorando per farla rientrare a Terra, nel poligono dell'Esercito Usa di White Sands nel Nuovo Messico nel giro di 48 ore, dunque ben prima degli 8 giorni di missione programmati. «Abbiamo programmato il rientro a White Sands entro due giorni - ha precisato Jim Chilton della Boeing nella conferenza stampa congiunta con la Nasa - se potremo stare più a lungo e fare più test, lo faremo».

Dal canto suo Bridenstine ha detto che è troppo presto ancora per dire se la Nasa ripeterà un altro test di volo orbitale con la navetta di Boeing prima di fare il test con equipaggio, e non ha voluto indicare alcuna data, non essendo chiare le cause. Quel che è sicuro invece è che il 2019 è stato un anno decisamente da dimenticare per la Boeing. Per ora, nella corsa dei voli commerciali nello spazio in corsa è rimasta la Space X di Elon Musk, con la sua Crew Dragon.
 
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