Putin, i super-missili ipersonici Kinzhal non sono invincibili: e lo zar si infuria con i vertici militari

La difesa ucraina molto più efficace del previsto grazie agli armamenti forniti da Stati Uniti e Germania

Putin, i super-missili ipersonici Kinzhal non sono invincibili: e lo zar si infuria con i vertici militari
di Cristiana Mangani
3 Minuti di Lettura
Giovedì 18 Maggio 2023, 07:10 - Ultimo aggiornamento: 9 Gennaio, 20:23

Una sfida ai massimi livelli, quella che si è consumata nei cieli dell'Ucraina tra missili di ultima generazione. Mai vista finora. Da una parte lo scudo dei Patriot, forniti dagli Stati Uniti all'Ucraina. Dall'altra "la Daga", ossia i Kinzhal, gli ordigni ipersonici di progettazione russa apparentemente usciti vincitori. Apparentemente, perché, ieri, è stata una brutta giornata per i vertici della Difesa di Mosca. Vladimir Putin ha reagito molto male alla presunta «vulnerabilità» dei missili ipersonici Kinzhal (Killjoy). «Sorpresa e imbarazzo» per il Cremlino, visto che lo zar aveva definito questa arma «imbattibile». L'analisi arriva dal ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence.

Putin e l'attacco al confine

Nell'ultima settimana si è intensificata la battaglia aerea sul confine tra la Russia e l'Ucraina, sottolinea il rapporto, ricordando che solo nella giornata del 13 maggio, quattro aerei delle Forze aerospaziali russe (Vks) sono precipitati, apparentemente abbattuti nella regione russa di Bryansk.

Il 3 maggio scorso, l'Ucraina ha colpito il primo missile balistico Killjoy, un successo che ha indotto la Russia a dare priorità al tentativo di neutralizzare le migliorate capacità di difesa aerea di Kiev. E facendo questo ha perso altri sei missili Kinzhal. Dunque, l'aumento della minaccia aerea sulla regione di confine della Russia è un'eccezionale fonte di preoccupazione per la Vks, che utilizza l'area per lanciare i suoi raid aerei a sostegno della guerra, conclude il rapporto. Cosa ha reso le difese aeree dell'Ucraina così impenetrabili all'improvviso? Solo questo mese la Russia ha lanciato otto attacchi missilistici su Kiev, l'ultima dei quali ha coinvolto droni e almeno 18 missili di vario tipo. Un assalto che ha illuminato il cielo dell'Ucraina per tutta la notte. Eppure Kiev afferma di essere scampata alla pioggia di fuoco, negando perdite e danni. Anche se gli Stati Uniti ritengono che un sistema di difesa Patriot, di fabbricazione americana, sia stato danneggiato.

 

 

Gli analisti

Fino a poco tempo fa la maggior parte degli analisti e persino i funzionari della difesa degli Stati Uniti dubitavano che le difese aeree dell'Ucraina sarebbero state in grado di respingere un assalto russo prolungato. Il mese scorso documenti del governo degli Stati Uniti hanno sottolineato che le scorte ucraine di missili di difesa aerea a medio raggio dell'era sovietica erano ormai esaurite, e Alexander Rodnyansky, consigliere economico del presidente Zelenksy, ha ammesso alla Cnn che le difese aeree del suo paese «non se la stavano cavando bene». Probabilmente in riferimento all'assalto del 9 marzo in cui la Russia ha lanciato 84 missili nelle principali città dell'Ucraina. In quell'occasione, anche Kiev ha dovuto riconoscere che sei missili balistici Kinzhal erano riusciti a eludere le difese aeree.
Quindi cosa è cambiato nel giro di poche settimane? Secondo gli analisti, è aumentato il dispiegamento dei sistemi di difesa Patriot, arrivati in Ucraina il mese scorso. Sono stati forniti dagli Stati Uniti e dalla Germania. Inoltre Kiev ha ricevuto anche altri missili di difesa aerea a corto e medio raggio dai paesi della Nato. E poi ci sono le armi che l'Ucraina già possedeva prima dello scoppio della guerra, per lo più sistemi di epoca sovietica che, comunque, hanno avuto un tasso di successo di circa l'80% annientando i missili da crociera russi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA