Il Portogallo conferma De Sousa il moderato. E la destra non sfonda

Il Portogallo conferma De Sousa il moderato. E la destra non sfonda
di Elena Marisol Brandolini
3 Minuti di Lettura
Lunedì 25 Gennaio 2021, 10:03

Il conservatore Marcelo Rebelo de Sousa del Psd ha vinto la corsa per le presidenziali portoghesi, riconfermandosi alla guida dello Stato per un secondo mandato, senza bisogno di un ulteriore turno di votazione. Ha vinto con una percentuale del 60,7%, molto superiore a quella del 2011 che era del 52%.


IL CENTRO
La vittoria di Rebelo de Sousa è la vittoria del centro, della stabilità politica, resa possibile anche dalle sue buone relazioni con il primo ministro socialista António Costa che lo ha implicitamente sostenuto nella competizione elettorale. La sua rielezione è stata possibile grazie al voto della maggioranza dell'elettorato socialista oltre che di quello del proprio partito. Al secondo posto, con il 13% dei voti, si è collocata la socialista Ana Gomes, che si è candidata alle elezioni come indipendente, senza essere investita ufficialmente dal suo partito (Ps). La candidata socialista diventa la prima donna per numero di voti ottenuti in elezioni presidenziali e vince il confronto elettorale con il candidato della formazione di estrema destra Chega, André Ventura, per la prima volta presente in questo genere di competizione. L'estrema destra non riesce a sfondare nell'elettorato portoghese, non va oltre il terzo posto, con una percentuale dell'11,9%. La distanza tra secondo e terzo posto è di solo un punto, ma è importante simbolicamente; non per nulla Ventura, in campagna elettorale, aveva promesso di dimettersi dalla guida di Chega se non fosse riuscito a conquistare la seconda posizione.
Considerevole il distacco degli altri quattro candidati presenti nella competizione dal gruppo di testa: il rappresentante del partito comunista ed eurodeputato João Ferreira ottiene il 4,3% e l'esponente ed europarlamentare del Bloco de Esquerda Marisa Matias il 3,9% dei voti; nel complesso, i candidati di sinistra presenti nella corsa elettorale ottengono una percentuale attorno al 20%, di molto inferiore a quella del 2016. Gli ultimi due posti sono occupati da Tiago Mayan Gonçalves del partito neo-liberista Iniciativa Liberal che ottiene il 3,2% e da Vitorino Silva della formazione Rir, Reagir Incluir Reciclar che totalizza il 3% dei voti.


L'ASTENSIONE
Lo scrutinio ha confermato le proiezioni dell'Università Católica fornite subito dopo la chiusura dei seggi e rispettato i pronostici della vigilia. La vera incognita di queste elezioni era però rappresentata dall'astensione e anche in questo caso si sono avverate le previsioni più estreme che pronosticavano un'astensione vicina al 60%, per la paura determinata dalla situazione pandemica nel paese. Ed è proprio quello che è successo, per il rischio coronavirus ma probabilmente anche perché si votava per un secondo mandato presidenziale quasi scontato e perciò meno mobilitante. Nelle presidenziali del 2016, l'astensione era stata del 51,3%; nel 2011, si ebbe il picco più elevato in elezioni presidenziali con il 53,5%. Quest'anno, la partecipazione al voto è stata attorno al 40%. Bisogna però dire che, dal 2016, la base elettorale si è allargata a quasi undici milioni di persone, 1 milione e 200 mila in più rispetto ad allora.
Per tutta la giornata di ieri, i leader politici e i candidati hanno fatto appello a recarsi a votare, insistendo sulle garanzie sanitarie che erano state predisposte contro il rischio di contagio.

Le elezioni si sono svolte, infatti, nel momento più difficile nel controllo dell'epidemia in Portogallo, nuovamente in lockdown, perfino con le scuole chiuse, fino al prossimo 9 marzo. Questa terza ondata è molto più violenta delle precedenti: nelle ultime settimane l'incidenza media dei contagi si è mantenuta superiore a 900 su 100 mila abitanti negli ultimi 14 giorni, dall'inizio della pandemia i casi confermati sono stati 600.000; le vittime mortali crescono ogni giorno di oltre 200 unità e ora sono circa 10.000 nel totale. In questa situazione, le misure assunte per consentire il voto in sicurezza sono state particolarmente accurate.

© RIPRODUZIONE RISERVATA