Una pensionata russa ha cercato di dare fuoco a un centro di reclutamento. La donna di 61 anni ha lanciato una molotov contro la porta d'ingresso dell'edificio, ma la bottiglia con contenuto infiammabile non è esplosa. Ne ha poi gettata una seconda a terra, mentre gli agenti di polizia la trattenevano. Così riporta il sito Barents Observer con riferimento a fonti locali. La donna sarebbe impiegata in un'agenzia di pulizie. Ora deve affrontare accuse di terrorismo. Non è noto se lei stessa abbia parenti arruolati in guerra.
I casi aumentano
Dall'inizio dell'invasione su vasta scala dell'Ucraina da parte della Russia nel febbraio 2022, il numero di casi di incendio doloso contro gli uffici di leva militari è salito alle stelle. Molti uffici sono stati rasi al suolo. Secondo un elenco aggiornato su Wikipedia, ci sono stati almeno 100 casi di incendio doloso.
#Pensioner tried to set fire to military recruitment office in north Russian town #Usinsk #StandWithUkraine #RussiaAggression #RussianCrimes #Dictatorship #Surveillance #Censorship #RussianWarCrimes #FreeNavalny #PutinsWar #Muscovy #Russia https://t.co/deyI5RAO2B
— Oden (@Gjallarhornet) April 17, 2023
I precedenti
Solo nei giorni tra il 22 e il 30 settembre sono stati registrati più di 30 casi di incendio doloso. Alcuni casi si sono verificati anche nel nord della Russia. A ottobre ci sono stati due casi ad Arkhangelsk e il 23 febbraio 2023 qualcuno ha lanciato una molotov contro un ufficio di reclutamento a Murmansk. In quest'ultimo caso sono state danneggiate solo parti del telaio della finestra, ha riferito Radio Svoboda.