Iniziano oggi in Svezia le più grandi esercitazioni militari che il Paese abbia mai organizzato con i suoi partner negli ultimi venticinque anni. Alle manovre, denominate, Aurora 23, parteciperà anche l’Ucraina, come riporta Ukrinform.
Addestramento
Insieme alle Forze armate svedesi e ucraine ci saranno quelle di altri 12 Paesi, per un totale di 26.000 militari. Lo scopo è quello di migliorare il potenziale delle truppe nel contrastare un eventuale attacco armato contro il Paese. Le esercitazioni, che si concluderanno a maggio, si terranno in varie parti della Svezia e coinvolgeranno l’Esercito, l’Aeronautica, la Marina e la guardia nazionale svedesi. Oltre alla Svezia e all’Ucraina partecipano Stati Uniti, Regno Unito, Finlandia, Polonia, Norvegia, Estonia, Lettonia, Lituania, Danimarca, Austria, Germania e Francia. «L’addestramento è un buon modo per rafforzare le nostre capacità militari.
L’ampliamento delle capacità di difesa di Stoccolma si impone a seguito delle minacce di Mosca. La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha avvertito che se la Svezia, membro della Ue, aderirà all’Alleanza atlantica ciò avrà «gravi conseguenze militari e politiche che richiederebbero al nostro Paese di adottare misure reciproche». Stoccolma potrebbe infatti entrare presto nella Nato come ha fatto da poco la Finlandia: «Sono fiducioso che questo avverrà, anche perché tutti gli alleati della Nato, inclusa la Turchia, hanno invitato il Paese a diventare un membro al nostro vertice di Madrid», ha detto il segretario generale dell’Alleanza atlantica Jens Stoltenberg. Ormai è sempre più probabile che il momento dell’ingresso coinciderà con il summit di Vilnius, a luglio. Dunque giusto un anno dopo essere stata formalmente invitata a far parte della Nato. «Le nostre porte non sono mai state spalancate più velocemente di così», evidenzia un diplomatico alleato. La Svezia del resto «fornisce assistenza militare, tecnica e umanitaria all’Ucraina. Grato al primo ministro svedese per il suo supporto efficace. Costruire insieme una coalizione anti-Putin», ha sottolineato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Spionaggio
Lo scorso febbraio l’agenzia di sicurezza svedese (Sapo) ha messo in guardia l’Europa su possibili attacchi: spionaggio e sabotaggio di infrastrutture critiche sono una minaccia concreta. L’invasione russa dell’Ucraina ha cambiato l’ordine di sicurezza europeo e anche la situazione della sicurezza in Svezia, ha affermato Sapo sul suo sito web, avvertendo che la Russia sta cercando di ottenere informazioni con l’aiuto di cittadini, istituzioni e società russe in Svezia. La responsabile dell’agenzia di sicurezza, Charlotte von Essen, ha detto che la Russia rappresenta una minaccia crescente per le infrastrutture critiche svedesi, che potrebbe superare i confini per estendersi in altri Paesi europei. Von Essen ha osservato che il settore delle telecomunicazioni e la rete elettrica svedesi sono entrambi probabili obiettivi, suggerendo che le «attività russe che minacciano la sicurezza contro queste industrie probabilmente aumenteranno nel prossimo anno. Da parte russa, c’è interesse a disturbare queste aree, causando danni anche al resto d’Europa». La Russia ha una lunga storia di criminalità informatica contro nazioni straniere, negli ultimi anni ha messo in atto attacchi di alto profilo nel tentativo di indebolire i governi occidentali, inclusa l’interferenza nelle elezioni. Mosca è inoltre accusata di utilizzare dati saccheggiati dalla rete per identificare e perseguitare sostenitori ucraini e la Sapo riferisce anche di «teorie complottiste e messaggi anti-statali, che a lungo andare rischiano di minare la fiducia nelle istituzioni della società, nel processo decisionale dei politici e nella legittimità dello Stato».