Oligarchi, il caso Cipro: sanzioni per aver permesso ai russi di investire. La banca centrale chiude 10mila conti

I provvedimenti soni stati estesi anche a chi ha favorito l’elusione delle restrizioni. Da qui il congelamento dei beni di 13 soggetti - tra avvocati e commercialisti - che in questi mesi hanno continuato a collaborare con clienti russi

Oligarchi, il caso Cipro: sanzioni per aver permesso ai russi di investire. La banca centrale chiude 10mila conti
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Sabato 22 Aprile 2023, 11:53 - Ultimo aggiornamento: 24 Aprile, 08:39

Cipro nell'occhio del ciclone per i legami con la Russia: mentre Usa e Regno Unito hanno deciso di sanzionare avvocati e commercialisti ciprioti per aver collaborato con alcuni oligarchi, tra i quali Roman Abramovich, permettendo loro di continuare a investire fuori dal Paese di origine, la più grande banca dell'isola, Bank Of Cyprus, ha iniziato a inviare notifiche ai clienti di Mosca avvisandoli che i loro conti - circa 10.000 - sarebbero stati chiusi.

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L'istituto di credito ha informato circa 4.000 correntisti le operazioni avverranno entro due mesi dalla data di ricezione della notifica.

La motivazione adottata è che i dati degli utenti non sono conformi alle regole della procedura «conosci il tuo cliente». Secondo Main Partner Trust, agenzia cipriota di assistenza bancaria e finanziaria, il problema potrebbe essere lo status di residente fiscale in Russia, ma anche la presenza di un'attività sanzionata - per esempio dividendi o stipendi per dipendenti di società sanzionate -, oppure di documentazione atipica, come un visto d’ingresso in qualità di "visitatore" a Cipro. Anche i clienti delle banche greche Hellenic Bank e Alpha Bank hanno gli stessi problemi.

 

In realtà la vera motivazione dietro alla chiusura dei conti di Mosca sarebbe il timore di sanzioni britanniche e statunitensi: i servizi di consulenza, marketing, legali e ingegneristici sono vietati nei confronti di società e privati originari ​​dalla Russia. Le sanzioni sono state estese anche a chi favorisce l’elusione delle restrizioni. Da qui il congelamento di beni di 13 soggetti - tra avvocati e commercialisti - che in questi mesi hanno continuato a collaborare con clienti russi.

Il presidente della Repubblica di Cipro, Nikos Christodoulides, in carica da febbraio, ha commentato: «Non dobbiamo in alcun modo permettere o consentire a nessuno di offuscare il nome del nostro Paese». E ha chiesto al Regno Unito e agli Stati Uniti di fornire ulteriori prove per consentire alle autorità locali di indagare sulle violazioni. Mercoledì era stata annunciata un'unità nazionale per l'attuazione delle sanzioni e il portavoce del governo, Konstantinos Letymbiotis, ha ribadito che «la credibilità della nazione deve essere salvaguardata» e che «non sarà tollerata alcuna deviazione dalle sanzioni dell'Ue». La nuova unità sarà istituita con il supporto tecnico del Regno Unito. «La Banca ha notificato a 4.000 clienti che hanno un passaporto russo e non risiedono in un paese dell'Ue che i loro conti saranno chiusi - ha affermato Bank Of Cyprus in una nota - L'azione segue la sospensione dell'adesione della Russia alla Task Force di azione finanziaria e la designazione della Russia come giurisdizione fiscale non cooperativa da parte dell'Ue».

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