Creatori di moda e grandi magazzini sono calati sul Garment District a chiedere aiuto, dopo che le navi dall’Asia sono arrivate mezze vuote. Almeno duecento fra creatori di moda e grandi magazzini, che non ricevono consegne da un mese e mezzo, si sono ritrovati senza le collezioni primaverili, e stanno cercando di rimediare almeno per quelle autunnali: «Ci chiedono 10 mila, 5 mila pezzi d’un sol colpo!» aggiunge Kabezian. «E’ un’opportuntà incredibile per l’industria tessile nazionale» sostiene Mercedes Gonzalez, direttrice delle Global Purchasing Companies.
Finita la settimana della moda, all’inizio di febbraio, tante sarte pensavano di non avere più lavoro. E invece sono venute le assunzioni per riparare alle mancate consegne asiatiche: «Non voglio dire che il virus sia un bene – ha detto una sarta appena assunta dalla ditta Mary-Nez -. Ma sta avendo delle ricadute collaterali positive, perchè qui il lavoro cresce».
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