Missile Burevestnik, ecco le ultime novità sulla nuova e temutissima arma da guerra di Vladimir Putin. «Abbiamo condotto con successo l'ultimo test del missile da crociera Burevestnik a propulsione nucleare», capace di raggiungere qualsiasi angolo del pianeta. L'annuncio arriva direttamente dal presidente russo Vladimir Putin, che però al tempo stesso ha voluto parlare di pace, «una pace globale duratura». A suo dire, «si stabilirà solo quando tutti si sentiranno al sicuro» e cesserà «l'arroganza dell'Occidente» che, ha ricordato, è arrivato anche a respingere la sua proposta di far aderire Mosca alla Nato.
Missile Burevestnik, cosa ha detto Putin
Intervenendo in una sessione plenaria del Valdai Discussion Club a Sochi, un think tank e forum di discussione russo, il leader del Cremlino ha sostenuto di sentirsi «essenzialmente» investito della missione di «costruire un nuovo mondo», ma c'è da tener conto del fatto che «l'Occidente ha sempre bisogno di un nemico», e che l'Europa «si sta isolando da noi e sta creando una nuova cortina di ferro.
Putin, il messaggio sulla guerra in Ucraina
E soprattutto, «la crisi ucraina non è un conflitto territoriale», perché in questo caso «stiamo parlando dei principi su cui si baserà il nuovo ordine mondiale». Un nuovo ordine che però sarà difficile da realizzare, perché a suo parere «le attuali élite occidentali» sono «irresponsabili rispetto a quelle della Guerra Fredda». Questo però si può sempre cambiare attraverso il voto, perché «un cambiamento politico interno è possibile dopo le elezioni», ha detto, evidentemente incurante di tutte le accuse rivolte a Mosca di interferenze nei processi elettorali sia negli Usa che in Europa. «In futuro - è stato il suo auspicio che molti hanno letto come l'ennesimo occhiolino strizzato a Donald Trump - la congiuntura in Occidente potrebbe cambiare». Nel frattempo però la Russia rafforza comunque le sue difese. Anche se «nessuna persona ragionevole penserebbe mai di usare armi atomiche contro la Russia». Mosca, ha detto Putin, ha quasi terminato la preparazione sulle armi strategiche avanzate e in questo quadro «abbiamo praticamente completato il nostro lavoro sul Sarmat, un missile super pesante. La questione ora è finalizzare alcune procedure burocratiche e iniziare la sua produzione e dispiegamento di massa. Lo faremo molto presto», ha garantito lo zar.