Israele, l'avvertimento dell'Egitto su Hamas smentito da Netanyahu: «Fake news»

Abbas Kamel, potente capo dell'intelligence egiziana, avrebbe avvertito il premier israeliano almeno dieci giorni prima di quello che sarebbe potuto succedere

Israele, l'avvertimento dell'Egitto su Hamas smentito da Netanyahu: «Fake news»
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Lunedì 9 Ottobre 2023, 18:27 - Ultimo aggiornamento: 18:32

Come sia stata possibile una debacle del genere da parte dell'intelligence israeliana, solitamente efficientissma, con infiltrati ovunque e dotata di tecnologie avanzatissime, resta un mistero. Tuttavia all'indomani dell'attacco a sorpresa di Hamas, in Israele cominciano a filtrare particolari sorprendenenti, liquidati però dal governo di Netanyahu come assolute «falsità». Proprio in queste ore sui maggiori quotidiani israeliani, da Haaretz a Times of Israel, è stato reso noto che Abbas Kamel, potente capo dell'intelligence egiziana, avrebbe avvertito il premier israeliano almeno dieci giorni prima di quello che sarebbe potuto succedere. Gli avrebbe detto che si stava preparando qualcosa di «terribile e inusuale, qualcosa che riguarda Gaza». Il premier gli avrebbe risposto che l'esercito IDF era focalizzato soprattutto nella West Bank, dove c'erano stati diversi episodi legati al terrorismo, dunque minimizzando la minaccia di Gaza.

EGITTO

«Li abbiamo avvertiti che sta arrivando un'esplosione della situazione, e molto presto, e sarebbe stata grande. Ma hanno sottovalutato tali avvertimenti», ha detto all'Associated Press il funzionario egiziano che ha parlato a condizione di anonimato perché non era autorizzato a discutere il contenuto delle discussioni di intelligence sensibili con i media.


Resta però il mistero di come abbiano fatto i terroristi di Hamas a varcare il confine di Gaza con diversi mezzi, persino con l'uso di trattori per togliere le barriere e le recinzioni al confine, senza che questi movimenti fossero visibili agli occhi di Israele che grazie alla tecnologia, ai satelliti e ai droni, controllano tutto 24 al giorno.

I droni di sorveglianza, infatti, ronzano costantemente nei cieli. Il confine altamente protetto, inoltre, è perennemente inondato di telecamere di sicurezza e soldati in guardia. La stampa israeliana ha anche parlato di un buco nel sistema informatico di quel giorno, una finestra che avrebbe permesso di oscurare per un quarto d'ora la sorveglianza. 

TERRORISMO


Le agenzie di intelligence israeliane hanno acquisito sul campo una un'aura di invincibilità nel corso dei decenni sventando attentati  ma «questo è un grave fallimento» ha detto Yaakov Amidror, ex consigliere per la sicurezza nazionale del primo ministro Benjamin Netanyahu. «Questa operazione dimostra in realtà che le capacità di intelligence a Gaza non erano buone».

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