È l'alba del 7 ottobre. A Tel Aviv suonano le sirene. Ilan Misano, 27enne italiano che vive in Israele, ricorda nitidamente quegli interminabili momenti di terrore: la corsa nei bunker, le notizie alla tv, i primi video dai villaggi vicino alla Striscia di Gaza. Il giovane imprenditore, CEO di X-Applied, racconta: «Ricordo il primo filmato che abbiamo visto, c'era questo pick-up con otto terroristi di Hamas, si sentivano le urla dei residenti dei kibbutzim. È stata un'immagine spaventosa».
Ilan Misano: «Mio zio 85enne rapito dai terroristi»
Ma il primo pensiero di Ilan è stato per i suoi prozii che vivono a Kissufim, un piccolo kibbutz al confine con la Striscia: «Abbiamo cominciato a scrivergli - ricorda - ma non abbiamo ricevuto risposta per i primi due giorni.
Quanto rivelato dalla donna è agghiacciante: «Sono entrati i terroristi - spiega Ilan - e hanno cominciato a vandalizzare la casa. Lei e mio zio erano sotto ostaggio. Mentre vandalizzavano la casa, i terroristi hanno notato le chiavi della macchina lì sul loro tavolo. Così hanno rubato l'auto e rapito mio zio Shlomo, che ha 85 anni, e in questo è una delle 200 persone prese in ostaggio da Hamas».
Dello zio al momento non c'è nessuna notizia, mentre zia Mazal è stata ritrovata 48 ore dopo: «Per miracolo sta bene, ma ovviamente è traumatizzata. In questo momento si trova in una struttura per sfollati, in una zona più tranquilla. Il suo destino è stato un miracolo, perché nello stesso villaggio sono state trovate case bruciate, persone brutalmente freddate, bambini decapitati, donne stuprate e uccise. A pochi minuti dal loro kibbutz è stata scattata la famosa foto della bandiera dell'Isis, trovata in territorio israeliano e portata dai terroristi di Hamas».
Italia e Israele
Per Misano la collaborazione internazionale, in particolare quella con l'Italia, può rivestire un ruolo fondamentale in questo momento: «Ringrazio pubblicamente i miei amici italiani che sono venuti qui a difendere noi, ma anche tutto il mondo occidentale. Sono ragazzi giovani che studiano, che lavorano nell'hi-tech, che hanno una vita, che sono sposati, alcuni anche con con mogli incinte e che hanno dovuto lasciare tutto da un momento all'altro. Per andare a realizzare una missione più importante. Continuare a vivere in pace e serenità, in sicurezza, in quella che è l'unica democrazia del Medio Oriente».
«La pace e sicurezza in Europa passa anche dall'amicizia fra Italia ed Israele - aggiunge -. Fra i due Paesi ci sono tantissime collaborazioni nell'innovazione tecnologica, nel mondo dell'agricoltura, nell'automotive, nella cyber security. Tecnologie mediche avanzate israeliane sono state per esempio utilizzate in Italia durante prime ondate di coronavirus ed hanno ed hanno salvato tante vite. Si tratta di due culture molto simili, non sarà certo la guerra a fermare questo scambio».
Chi è Ilan Misano
Ilan Misano è un italiano di 27 anni che vive in Israele. Dopo la maturità a Roma, ha deciso di andare a studiare al Technion Israel Institute of Technology, una delle migliori università del Medio Oriente e fra le 100 migliori al mondo. Laureatosi in ingegneria biomedica, oggi è un imprenditore e CEO di X-Applied.