Hamas e le tecniche di guerra ucraine, attacchi lampo con i droni commerciali riconvertiti. «Strumenti primitivi ma letali»

I jihadisti stanno trasformando i veicoli standard in macchine da guerra come già fatto dai militari di Kiev

Lo bomba sganciata dal drone di Hamas
di Gianluca Cordella
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Giovedì 2 Novembre 2023, 11:23 - Ultimo aggiornamento: 13:40

Quella ucraina è stata ribattezzata “guerra dei droni”, per l’uso massiccio dei veicoli senza pilota fatto dai russi prima, dagli ucraini poi e ancora dai russi, dopo le forniture arrivate dall’Iran. Etichetta che a quanto pare potrebbe essere adeguata anche per il conflitto israelo-palestinese, dove Hamas ha studiato e fatto propria in particolare la lezione dell’esercito di Kiev.

Hamas, la strategia ucraina

In un video diffuso dalla propria ala militare, Hamas ha pubblicato sui social un filmato realizzato da un drone in volo sopra un quartiere di Beit Hanoun, a nord di Gaza, ormai raso al suolo dagli attacchi missilistici israeliani. Lo zoom del mezzo si focalizza a un tratto su una dozzina di soldati israeliani a riposo nel deserto: il resto è la tragedia della guerra. Dal drone si sgancia una bomba che cade a pochi metri dai militari, avvolgendoli nel fumo. Nulla si sa delle loro sorti, né i media internazionali sono riusciti ad appurare la veridicità del filmato. Ma l’uso dei droni commerciali riconvertiti in macchine da battaglia - che è proprio la lezione delle truppe di Zelensky - sembra certificato anche in Medio Oriente.

I soldati israeliani nel mirino del drone di Hamas

«Mi ha stupito l’uso inaspettato e complesso dei droni da parte di Hamas - ha spiegato alla Deutsche Welle l’esperta di tecnologia dei droni dell’Istituto per gli studi sulla sicurezza nazionale di Tel Aviv, Liran Antebi - Ciò dimostra che, anche se sono tecnologicamente piuttosto primitivi, possono essere molto letali, soprattutto se usati all’interno di un missione strutturata».

Il primo attacco

Come quella, appunto, del feroce attacco del 7 ottobre scorso. Anche in quell’occasione, con certezza, i jihadisti utilizzarono i droni commerciali riconvertiti, invisibili ai radar e rintracciabili dalle difese aeree troppo tardi, solo quando di fatto si è a tiro del mezzo.

I droni in quell’occasione furono utilizzati per distruggere le torrette di guardia lungo la recinzione di confine.

Gli analisti si sono sin qui detti sorpresi dalla capacità di Hamas di ricalibrare i droni standard come fatto dall’Ucraina, che ha ben altri mezzi e conoscenze militari a propria disposizione. Ma sono sicuri che il ruolo dei droni diventerà sempre più centrale, soprattutto per le azioni di sabotaggio contro le truppe di terra entrare a Gaza. «Hamas ha preparato questo attacco per anni, preparandosi anche alle reazioni di Tel Aviv: Israele deve procedere con molta cautela nella sua invasione, se non vuole cadere nella trappola», ha detto a France24 il generale Vincent Desportes, professore di strategia all’Università di Sciences Po.

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