IL CONFLITTO

Guerra Ucraina, Russia schiera 6000 militari nel Mar Baltico. Romania: «Inaccettabili attacchi russi al confine»

Tutti gli aggiornamenti in diretta sul conflitto

Guerra, attacchi con droni iraniani a Kiev e Odessa

Niger, Mosca lancia un appello per il dialogo

La Russia lancia un appello al «dialogo» in Niger dopo il colpo di stato militare che ha deposto il presidente eletto Mohamed Bazoum. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova citata dalla Tass. «Riteniamo che sia estremamente importante evitare un ulteriore deterioramento della situazione nel Paese. Chiediamo un dialogo nazionale per ripristinare la pace civile, la legge e l'ordine» e «riteniamo che la minaccia di usare la forza in un Paese sovrano non contribuirà alla de-escalation e alla risoluzione della situazione nel paese», ha sottolineato Zakharova.

 

Il Generale Tricarico parla del ruolo dei droni

«Anche la capacità unmanned, ossia relativa al pilotaggio remoto di aeromobili o imbarcazioni, dimostra la grossolanità e l'arretratezza russa ma anche ucraina nella dottrina di impiego e nella conseguente disponibilità di sistemi d'arma moderni e ad alta tecnologia. Mezzi inadeguati dall'una e dall'altra parte quando invece il mondo militare, segnatamente quello occidentale ha fatto passi avanti significativi nell'utilizzo di sistemi a pilotaggio remoto tanto da evocare, perfino negli Stati maggiori, il dilemma sul futuro delle forze aerotattiche, se saranno con pilota a bordo o completamente guidate da operatori a distanza praticamente illimitata». Lo dice all'Adnkronos il generale Leonardo Tricarico, ex Capo di Stato maggiore dell'Aeronautica militare e attuale presidente della Fondazione Icsa, commentando la controffensiva di Kiev con i droni in territorio russo. «Alcuni paesi si sono portati molto avanti nello strutturare capacità militari avanzate nel settore, come gli Usa, Israele e l'Italia. Altri, come la Francia stanno ancora rincorrendo i paesi guida, che hanno tratto i dovuti insegnamenti dal conflitto dei Balcani del 1999, il vero scenario inaugurale per l'uso militare dei droni. Dalle immagini video e dalle poche notizie attendibili, pare che i droni ucraini utilizzati in territorio russo abbiano una sola funzione psicologica - sottolinea il generale - far sentire i cittadini russi in guerra e non tranquilli spettatori di un'operazione speciale del loro esercito in Ucraina. Pare inoltre che i droni ucraini non siano al momento idonei a battere obiettivi di dimensioni significative o con precisione matematica in profondità nel territorio russo». «Il tutto si inserisce poi in una controffensiva che sembra avere ormai il fiato corto, che sembra confermare le previsioni iniziali di essere tutt'altro che risolutiva. Auspicabilmente insomma - conclude - parrebbe che si stiano creando le condizioni per cui anche il più ostinato nazionalista guerrafondaio, russo o ucraino, si debba suo malgrado convincere che una soluzione militare del conflitto non è a portata di mano e che quindi finalmente si cominci a pensare ad un negoziato e a quale tipo di concessioni ci si debba rassegnare dall'una parte e dall'altra».

Oligarchi russi finanziano i mercenari: l'indagine

Alcuni oligarchi russi sono coinvolti in uno schema finanziario grazie al quale forniscono incentivi economici ai mercenari per arruolarsi nell'esercito russo e combattere in Ucraina. È questa la rivelazione fatta dal media investigativo IStories e ripresa anche da Meduza. Queste società, legate a personalità come Oleg Deripaska, Leonid Mikhelson, Gennady Timchenko, assumono un nuovo dipendente il giorno prima che firmi un contratto militare con il ministero della Difesa. Successivamente il contratto con le aziende degli oligarchi viene sospeso, ma questo lascia comunque motivi legali per pagargli uno stipendio mentre si trovano nella zona di guerra. Tra le persone ascoltate c'è Igor Sergienko, un comandante di plotone del battaglione Sokol (Falco in lingua slava) dell'esercito russo, dove è conosciuto con il nome di guerra «Shershen», calabrone. Lo stipendio di Sergienko proviene da due fonti: 200.000 rubli al mese (poco meno di 2.000 euro) gli vengono pagati dal ministero della Difesa russo, mentre altri 100.000 rubli provengono da uno sponsor che Sergienko descrive come una «società del complesso militare-industriale». Sokol è un battaglione di volontari, ma come la maggior parte delle milizie private fa parte delle forze armate russe (appartiene al 108° reggimento d'assalto aereo delle guardie ). Sergienko ha combattuto in Ucraina nel 2014 sotto il Gruppo Wagner, poi in Siria con la milizia Redut. Dal 2022 è tornato in Ucraina.

 

Erdgoan a Putin: "Evitare di alzare la tensione con Kiev"

Non dovrebbero essere compiuti passi per alzare le tensioni del conflitto tra Mosca e Kiev.

Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan durante una telefonata con l'omologo russo Vladimir Putin in riferimento all'uscita della Russia dall'accordo per l'esportazione di grano dall'Ucraina che ha portato alla fine dell'iniziativa nelle scorse settimane. Durante il colloquio, Erdogan ha definito il patto come «un ponte per la pace».

Russia inizia esercitazione nel Mar Baltico

È iniziata nel Mar Baltico un'esercitazione militare russa a cui prendono parte oltre 30 navi da guerra e imbarcazioni della Marina, più di 30 aerei e circa 6.000 militari, ha affermato il ministero della Difesa di Mosca, citato dalle agenzie russe. «Dal 2 agosto, nel Mar Baltico, sotto la guida del comandante in capo della Marina, ammiraglio Nikolai Evmenov, si è svolta l'esercitazione navale Ocean Shield-2023», ha affermato il ministero. «Si prevede di testare la prontezza delle forze della Marina a proteggere gli interessi nazionali della Federazione Russa in un'area operativamente importante».

 

Telefonata tra Putin e Erdogan

Il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo turco Recep Tayyip Erdogan stanno avendo un colloquio telefonico per la prima volta da cinque settimane. Lo ha annunciato il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov. «La conversazione è attualmente in corso», ha detto Peskov ai giornalisti, citato dalla Tass.

Romania: "Inaccettabili gli attacchi al confine"

«I continui attacchi della Russia contro le infrastrutture civili dell'Ucraina sul Danubio, in prossimità della Romania, sono inaccettabili. Sono crimini di guerra e compromettono ulteriormente la capacità d Kiev di trasferire i suoi prodotti alimentari a chi ne ha bisogno nel mondo». Lo ha scritto su Twitter il presidente romeno, Klaus Iohannis.

Esplosioni in una base militare russa in Crimea

«Esplosioni in Crimea, in particolare potenti deflagrazioni sono state riferite a Gvardeyskoye», base aerea dell'aeronautica russa, nel distretto di Simferopoli. «Le autorità della penisola annessa da Mosca unilateralmente nel 2014 hanno bloccato il traffico sul ponte di Crimea, ma senza fornire una motivazione». Lo scrive Rbc-Ukraine.

Colpite abitazioni a Kherson

I russi hanno bombardato durante notte il centro di Kherson, nel sud dell'Ucraina, colpendo un quartiere residenziale, ferendo due civili: una donna di 56 anni e un uomo di 59. Di mattina sono continuati i bombardamenti, che hanno colpito una banca, senza casusare feriti. Lo scrive Rbc-Ukraine sul suo canale Telegram. Ieri a Kherson era stato ucciso un medico che lavorava in un ospedale, colpito dai russi.

Mar Nero, marinai russi chiedono l'evacuazione

Le forze ucraine hanno intercettato le comunicazioni dell'equipaggio del Ka-29 sull'evacuazione dei marinai russi nel Mar Nero. Lo riferisce Babel citando una fonte delle forze di difesa ucraine. I media online pubblicano trascrizioni audio della conversazione. La mattina del 1° agosto 2023, il Ministero della Difesa russo ha riferito di un attacco "fallito" da parte di tre droni navali delle navi pattuglia del Progetto 22160 della flotta del Mar Nero "Sergey Kotov" e "Vasily Bykov". L'attacco è avvenuto a 340 km da Sebastopoli e tutti i droni sarebbero stati distrutti. Come notato, la conversazione intercettata ha coinvolto equipaggi di elicotteri Ka-29, che stanno partecipando all'evacuazione dei marinai russi.

Attacchi russi a Kiev e Odessa

I sistemi di difesa aerea sono entrati in azione questa notte contro droni russi a Kiev e nella circostante regione della capitale ucraina, così come nell'oblast meridionale di Odessa. Lo rendono noto i media locali, aggiungendo che l'allarme antiaereo è scattato anche nelle regioni di Vinnytsia, Zhytomyr e Chernihiv.

Guerra tra Ucraina e Russia, le ultime notizie di oggi. I sistemi di difesa aerea sono entrati in azione questa notte contro droni russi a Kiev e nella circostante regione della capitale ucraina, così come nell'oblast meridionale di Odessa. Lo rendono noto i media locali, aggiungendo che l'allarme antiaereo è scattato anche nelle regioni di Vinnytsia, Zhytomyr e Chernihiv.

Elicotteri bielorussi entrano in Polonia, cosa sta succedendo? L'ira di Varsavia e la paura dell'invasione

© RIPRODUZIONE RISERVATA