Gran Bretagna, droga e sesso nel sottomarino nucleare: l'equipaggio dà scandalo e imbarazza la regina

Gran Bretagna, droga e sesso nel sottomarino nucleare: l'equipaggio dà scandalo e imbarazza la regina
di Cristina Marconi
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Martedì 20 Ottobre 2020, 07:13 - Ultimo aggiornamento: 22 Ottobre, 07:36

Senz'altro la Royal Navy non sarà felice che il mondo sappia che il responsabile dei suoi missili nucleari, roba da provocare trenta Hiroshima, è il tipo che arriva al lavoro dopo una notte di bevute, ancora «sbronzo lercio» e con in mano un cartoccio contenente degli avanzi di pollo arrosto per il pranzo. Ma la storia del vicecomandante Len Louw ormai sta facendo il giro del mondo, andando ad accrescere il numero di scandali che hanno coinvolto negli ultimi tempi il sommergibile HMS Vigilant, ormeggiato per manutenzione nella base militare statunitense di Kings Bay, a Camden County, in Georgia.

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Tutto inizia a settembre, quando Louw, responsabile ingegneristico di tutte le armi e i sensori di bordo di uno dei quattro sottomarini da 3 miliardi di sterline che formano il sistema di deterrenza nucleare del Regno Unito - roba in grado di uccidere 60 milioni di persone si presenta a inizio turno in condizioni pessime. Prima ancora che il quarantenne prenda servizio, i suoi colleghi sollevano qualche perplessità non è chiaro se per la sua ubriachezza o altro anche perché era in corso un'operazione delicata: stavano per scaricare i missili, che pesano 60 tonnellate ciascuno e della cui manutenzione Louw era responsabile. «La persona da cui stava prendendo le consegne ha capito che c'era qualcosa di gravemente fuori posto», ha raccontato una fonte ai tabloids, spiegando che Louw «non era in condizioni di essere responsabile delle armi nucleari» e che «non c'era altra scelta che allertare i superiori». Un ex sommergibilista ha usato parole ancora più severe nei suoi confronti: «È assolutamente sconcertante. E' la persona responsabile del sistema missilistico Trident, Non ha rispettato i suoi doveri e non è difficile immaginare il peggio che sarebbe potuto succedere».
L'INCHIESTA
Per il momento il vicecomandante è stato dichiarato «inadatto» e rispedito alla base navale di Faslane, in Scozia, dove normalmente opera. Le autorità cercheranno di fare luce sul suo comportamento e sulla decisione di assegnargli un ruolo tanto delicato. «C'è un'inchiesta in corso e per questo sarebbe inappropriato fare ulteriori commenti», ha spiegato un portavoce della Royal Navy, aggiungendo che «tuttavia, qualora la condotta di un individuo non rispettasse gli alti standard che ci aspettiamo, non esiteremmo a prendere misure adeguate». Il portavoce ha aggiunto che «sebbene non commentiamo i dettagli, va detto che ci sono numerosi controlli di sicurezza e procedure per tutelare la sicurezza e l'utilizzo di armi a bordo di tutti i sottomarini». Su ciascuno dei 16 missili della HMS Vigliant ci sono tre testate nucleari, che hanno all'incirca la portata di trenta delle bombe lanciate su Hiroshima nel 1945. Trident è il costosissimo sistema di deterrenza nucleare britannico, iniziato nel 1980 e avviato ufficialmente nel 1994. Attualmente è in corso un programma per sostituire i sottomarini di classe Vanguard con una nuova flotta Dreadnought, che sarà operativa dal 2028.
IN PENSIONE
Andrà quindi in pensione entro il 2032 il glorioso HMS Vigilant, soprannominato HMS Sex and Cocaine' per tutto quello che è avvenuto a bordo negli ultimi anni, prima ancora che il vicecomandante Louw si presentasse con il suo cartoccio di pollo fritto e l'ubriacatura ancora evidente: nell'ottobre 2017 un ex comandante e un primo ufficiale sono stati rimossi per aver avuto rapporti sessuali con ufficiali donne di prima leva, violando la regola che impone di «non toccare», ossia di non avere relazioni intime a bordo. Poco dopo altri nove membri dell'equipaggio erano stati licenziati per aver sniffato cocaina. E la settimana scorsa è emerso che un quarto dell'equipaggio è risultato positivo al Covid, probabilmente per via dell'abitudine di andare in giro per locali non solo in Georgia, ma anche in Florida, tra le zone più colpite dalla pandemia negli Stati Uniti. «Sono stati gomito a gomito per settimane e i marinai fanno quello che fanno i marinai», ha efficacemente riassunto una fonte.
Cristina Marconi
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