Mani femminili. In mostra il lavoro delle donne che fondarono la moda della Serenissima

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Martedì 12 Marzo 2013, 14:52 - Ultimo aggiornamento: 18 Marzo, 15:42

VENEZIA – Fino al 7 aprile nei locali della Biblioteca Nazionale Marciana allestita la mostra Mani femminili. Il lavoro delle donne per la storia della moda a Venezia nei secoli XVI-XVIII,
dedicata alla manodopera femminile in un’epoca decisiva per le sorti della Serenissima. L’esposizione, organizzata dall'Archivio di Stato di Venezia in collaborazione con il Comune di Venezia, annovera una serie di documenti originali a testimonianza dell’abilità con cui le donne erano in grado di lavorare tessuti d’oro e d’argento, di lana e lino, di filare la seta grezza nel rispetto delle prescrizioni precisate negli antichi capitolari delle arti. Queste ultime regolavano le attività produttive e commerciali nel territorio della Repubblica di San Marco fin dal XIII secolo. Dal materiale in mostra emerge poi la considerazione offerta dai vertici delle magistrature della Serenissima alla qualità dei tessuti prodotti al suo interno. Non a caso vari atti sottolineano come tale questione venisse trattata alla stregua di interesse sensibile di uno Stato che, nella qualità dei manufatti esportati, dalle stoffe di lino ai merletti, dalle sete agli arazzi, tendeva a giocarsi parte della sua reputazione. L’alta specializzazione è il segno di riconoscimento delle maestre e delle garzone della Repubblica di Venezia i cui nomi sono stati strappati all’oblio grazie all’ottima conservazione di elenchi che oggi è possibile ammirare per la prima volta.

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