«Sessantottine», «anti-femministe»: destra e sinistra litigano su Miss Italia

La vincitrice di Miss Italia 2018
di Maria Lombardi
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Lunedì 26 Agosto 2019, 08:02 - Ultimo aggiornamento: 13:54
Non siete altro che sessantottine nostalgiche. E voi, anti-femministe. Ma che pensate, voi di sinistra, di avere l’esclusiva sulla difesa dei diritti delle donne? La bellezza non è una colpa, ma un valore. E voi di destra, così indulgenti con chi tratta i corpi come oggetti, come vi permettere di farci la lezione? Occupatevi di violenza e non di fianchi. Le parole non sono esattamente queste, ma il senso sì.
Sinistra e destra allo scontro, volano insulti su chi è più o meno dalla parte delle donne. In mezzo c’è Miss Italia, che festeggia 80 anni con il ritorno in Rai1 dopo la parentesi di sei anni su La7. L’appuntamento con la finale è il 6 settembre, Alessandro Greco dovrà - tra lacrime, sfilate in costume e numeretti - consegnare corona e scettro alla regina 2019. La sceglieranno gli spettatori da casa con il televoto, ma stavolta non è sulle giurie che si litiga.

La questione è il rientro nella prima rete della tv pubblica: di nuovo Miss Italia?, ha borbottato qualcuno. Ma come, non eravamo riusciti a liberarci di questa esibizione in prima serata di labo B e lato A? A sollevarla, la senatrice pd Valeria Valente, presidente della commissione femminicidio. Nel 2013, ricorda, la Rai su iniziativa del presidente Anna Maria Tarantola, aveva sfrattato i programmi «che riproponevano un’immagine stereotipata della donna e un utilizzo del suo corpo
». Perché ci hanno ripensato? «Ha dell’assurdo che questa scelta sia stata presa senza l’approvazione del cda», attacca. «I casi di violenza sulle donne continuano ad essere troppi. Un fenomeno che va combattuto sconfiggendo modelli e immagini di un rapporto asimmetrico tra gli uomini e le donne». Un passo indietro, per la senatrice, rivedere in Rai la sfilata di spilungone a gambe nude.

Risponde a tono, Isabella Rauti, vicepresidente vicario del gruppo di Fratelli d’Italia al Senato e responsabile Pari opportunità dell’esecutivo del partito. «Bene ha fatto la Rai a riportare sui canali della tv di Stato la storica kermesse di Miss Italia. E risultano sterili e stantie le polemiche imbastite da una sinistra che pretende di avere il copyright sui diritti delle donne, ma che di fatto ha smesso di occuparsene». Che c’entra - si chiede la Rauti - la bellezza delle donne con la violenza? Parla senza giri di parole di «retorica neofemminista sessantottina», il deputato FdI e commissario di vigilanza Rai, Federico Mollicone. Solidarietà da destra all’organizzatrice Patrizia Mirigliani, che alle polemiche non fa più caso. «Siamo criticati da quando siamo nati come concorso, ma non c’è niente che possa scalfire una nave che da 80 anni va regolarmente in porto». E le insinuazioni su una sua vicinanza alla Lega? «Non faccio politica. Il concorso si è fatto, è andato in tv, con ogni tipo di governo».  Quest'anno più che mai la Miss è una faccenda politica. 
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