Donne e autostima, sul Messaggero nasce Mind the Gap. Cusenza: «I divari vanno colmati»

Donne e autostima, nasce Mind the Gap: la nuova sezione al femminile del Messaggero
di Franca Giansoldati
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Lunedì 13 Maggio 2019, 17:48 - Ultimo aggiornamento: 27 Febbraio, 09:29

La prima tappa del lungo cammino che Il Messaggero si appresta ad approfondire è il gap di genere, vale a dire il divario tra l'universo maschile e quello femminile, soprattutto in ambito sociale e professionale. Il primo capitolo di questo ciclo di incontri è Donne e Autostima in programma oggi pomeriggio all'interno della prestigiosa sede della Business School della Luiss, a Villa Blanc, a Via Nomentana 216. Dopo il saluto della professoressa Paola Severino, vice presidente dell'ateneo, dell'introduzione di Azzurra Caltagirone, Ad de Il Messaggero e del direttore Virman Cusenza, si aprirà un dibattito moderato da Maria Latella, con letture di Anna Foglietta.

L'intervento del direttore del Messaggero, Virman Cusenza: «Mancava un punto di osservazione femminile. Le quote rosa sono un atteggiamento politico tipico di chi pensa di aver colmato un divario, ma questa disparità nella società continua ad esistere. Il giornale ha un ruolo sociale importante e dobbiamo rendere consapevole la nostra platea delle potenzialità inespresse delle donne. Nel nuovo spazio non saranno trascurati gli spunti provenienti dai fatti di cronaca: il fenomeno dei femminicidi, la violenza familiare, ma anche gli abusi sul posto di lavoro. Si racconteranno poi gli esempi positivi da seguire e gli sforzi delle istituzioni nel mettersi al passo con i cambiamenti della società».

L'intervento di Azzurra Caltagirone, amministratore delegato del Messaggero: «L'Italia con la legge sulle cosiddette quote rosa nei cda è riuscita a colmare alcuni divari, ma non tutti: credo che questo sia l'inizio di un percorso virtuoso ma c'è ancora molto da fare. Le donne in posizioni apicali nel nostro Paese sono pagate il 15% in meno e ci si aspetterebbe di trovarne di più ma non è così. Come giornale vogliamo aiutare sia la crescita personale che comune delle donne».

 



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Sul palco anche la psicologa Anna Zanardi, Maurizia Villa, managing director di Korn/Ferry; Sabina Belli, Ceo di Pomellato (e autrice del libro D come donna, C come Ceo) e Vittorio Colao, consigliere di Unilever e della Bocconi, ex Ceo del gruppo Vodafone. L'iniziativa ha il sostegno di Generali ed è promossa in collaborazione con la Luiss Business School diretta da Paolo Boccardelli.

Il Messaggero mette in rete Mind the Gap
 


CRESCERE CON GROW
E proprio a Villa Blanc dal 2016 è stato avviato il progetto GROW, un acronimo inglese che sta per generating real opportunities for women. L'idea di base è di aiutare concretamente a colmare il gap di genere orientando teoria e pratica allo sviluppo personale e professionale delle studentesse che frequentano la business school della Luiss. Il programma si concentra sul loro inserimento nel mondo del lavoro e sulla promozione della loro carriera, finalizzata al raggiungimento di posizioni di vertice in aziende, amministrazioni, enti, università e altre organizzazioni. Le attività previste sono quattro: shadowing, data girls, grow fast e grow talk.
 
 

Le studentesse, in pratica, vengono assegnate ad un manager incaricato di seguirle, coinvolgendole nel loro lavoro, con giudizi di feedback a fine giornata. Una sorta di tutor. Il data girls, invece, ha a che fare con la presenza dell'occupazione femminile in ambito digitale dove si registra un divario enorme tra maschi e femmine. Nelle prime due edizioni il progetto ha coinvolto 172 studentesse e 90 manager di 44 aziende.
 

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