È accaduto venerdì mattina nel centro di Montecchio di Vallefoglia. Grazie alla testimonianza della vittima, che ha riportato 7 giorni di prognosi per il trauma cranico conseguente alla botta ricevuta, i carabinieri hanno identificato sia la donna entrata come una furia nel locale, sia le complici che l’aspettavano fuori su una Fiat 500. Si tratta di tre componenti lo stesso nucleo familiare, tutte residente a Fermignano: l’assalitrice è una russa di 36 anni, mentre le complici sono la madre di 65 anni e la sorella minore di 16 anni. Tutte sono state denunciate all’autorità giudiziaria: la 36enne per lesioni aggravate, danneggiamento e ingiurie, la madre e la sorella per concorso in danneggiamento e ingiurie. Quanto al movente affonda nel più classico dei canovacci amorosi, in questo caso la rivalità tra donne che si pasce di sospetti e gelosia. Nello specifico la russa lamentava attenzioni un po’ troppo particolari della moldava nei confronti del compagno, suo connazionale. E ha voluto impartirle una lezione con la complicità dell’intero clan femminile familiare.
© RIPRODUZIONE RISERVATA