Un giovane sedicenne in particolare, originario della tunisia ma residente da lungo tempo a Falconara, veniva sorpreso dentro il sottopasso mentre, con un coltello da cucina, stava ricavando da un grosso pezzo di hashish delle singole dosi pronte alla vendita, da consegnare ai giovani clienti italiani. Oltre allo stupefacente ed al coltello, nella sua disponibilità venivano trovate diverse centinaia di euro di cui il giovane, disoccupato e proveniente da una famiglia economicamente disagiata, non sapeva giustificare il possesso. Nel suo cellulare veniva trovata traccia dei contatti coi clienti; orari degli appuntamenti, quantitativi e prezzi, tutto veniva deciso via Watsapp in maniera tale da limitare il più possibile la durata degli incontri destinati alla vera e propria cessione. Il ragazzo, incensurato, veniva riaffidato ai genitori e denunciato a piede libero per spaccio di stupefacenti.
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