Secondo l'accusa la prima in qualità di badante e la coppia in qualità di collaboratori domestici conviventi, avrebbero abusato dello stato d’infermità del professionista inducendolo a effettuare numerosi prelevamenti di denaro e ad emettere assegni dal suo conto corrente, per una somma complessiva di 280 mila euro, a fronte di spese documentate che ammontavano al massimo a 60 mila euro annue. I fatti contestati risalgono al periodo compreso tra il 2008 e il 2011. Il processo a loro carico si aprirà il prossimo 17 settembre.
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