Loreto, latitante tra i pellegrini per sfuggire alle ricerche: il look da santone non lo salva dall'arresto

Loreto, latitante tra i pellegrini per sfuggire alle ricerche: il look da santone non lo salva dall'arresto
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Domenica 12 Giugno 2016, 11:50
Baffi, barba e capelli lunghi da "santone", maglietta e bermuda da turista. Un nuovo look che gli permetteva di passare inosservato tra i tanti pellegrini di Loreto, rendendolo irriconoscibile rispetto all'uomo della foto segnaletica a cui i carabinieri stavano dando la caccia da 10 giorni. F. G., disoccupato 55enne di origine siciliana ma residente a Numana, si era dato alla macchia. I carabinieri, però dovevano arrestarlo in esecuzione di un ordine di carcerazione della Procura della Corte di Appello di Ancona per una condanna passata in giudicato. Sapevano che si trovava ancora nell'Anconetano ma non riuscivano a localizzarlo fino a quando, grazie all'intuizione del nuovo comandante della Stazione di Numana, il maresciallo Alfredo Russo, hanno verificato che il latitante si muoveva a bordo di una Renault Clio, sottratta a un imprenditore di Fermo. Il proprietario aveva segnalato a gennaio l'appropriazione indebita. Ad incastrare il pregiudicato ci hanno pensato le indagini tecnologiche, oltre ai pedinamenti dei militari di Numana insieme ai colleghi di Loreto, del Radiomobile e del Norm di Osimo, diretti dal luogotenente Luciano Almiento.

L'uomo è stato rintracciato a Grotte di Loreto, l'altro ieri, per essere accompagnato a Montacutoe scontare 4 anni e 6 mesi di reclusione, oltre al pagamento di una multa di 956 euro e 6 mesi di arresto, per reati di truffa, ricettazione e possesso ingiustificato di grimaldelli, consumati tra il 2004 e il 2009. Nella stessa giornata i carabinieri di Castelfidardo hanno bloccato, 2 nomadi, padre e figlio, a bordo di una Golf trovandoli in possesso di confezioni di formaggio sottrattee nascoste sotto ampie giacche all'Eurospin di via Della Stazione, senza pagarle alla cassa. D.M.M., 55enne pregiudicato e D.M.G., 25enne incensurato, sono stati denunciati in stato di libertà per furto aggravato in concorso. Il padre dovrà rispondere dell'accusa di possesso ingiustificato di strumenti atti allo scasso, ritrovati nel cassettino porta oggetti dell'auto.
 
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