«In particolare per quanto riguarda il bimbo siciliano mi aspetto che, proprio perchè per la prima volta collaboriamo con un èquipe esterna, venga costruito un protocollo valutazione ben fatto» sottolinea Vannoni. «In settimana, dal 26, le attività di Stamina al Civile proseguiranno con la biologa Erika Molino che prenderà servizio come capo èquipe per il caso della piccola Noemi, la bimba di due anni di Guardiagrele (Chieti) affetta da Sma1. La data delle infusioni verrà quindi fissata a breve, nei giorni successivi» aggiunge. «Credo che questo sia il momento di aprire un dialogo con gli scienziati e con la politica» conclude Vannoni che lancia «un appello alle èquipe di biologi che vogliono fare degli studi seri, anche quelle della senatrice a vita Elena Cattaneo e di Paolo Bianco, direttore del laboratorio cellule staminali della Sapienza, perchè vengano a vedere la nostra attività e dimostrino, per esempio, che le cellule non si trasformano in neuroni». Per quanto riguarda gli “incontri con la politica”, nei giorni scorsi proprio la madre del piccolo Federico, Tiziana Massaro, ha avuto un’audizione in Senato in cui ha chiesto di valutare scientificamente e imparzialmente gli effetti del metodo Stamina sui pazienti.
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