Fano, muore al Torrette di Ancona
Il legale: «Fatto anomalo, va chiarito»

Fano, muore al Torrette di Ancona Il legale: «Fatto anomalo, va chiarito»
di Osvaldo Scatassi
2 Minuti di Lettura
Giovedì 22 Ottobre 2015, 18:20 - Ultimo aggiornamento: 23 Ottobre, 14:50
FANO (pesaro e Urbino) - «L’esposto non è l’avvio di una caccia alle streghe, è un atto dovuto e a garanzia di tutti: sia dei familiari che chiedono chiarimenti sulla morte della loro congiunta sia del personale medico che l’ha assistita».

Cauto l’avvocato Enrico Cipriani, il legale al quale si è affidata la famiglia di Giuseppa Pisanelli, sessantenne fanese morta martedì scorso all’ospedale Torrette di Ancona, nel reparto di gastroenterologia. La donna, che viveva in via Serafin, tra via Squarcia e il quartiere di Fano 2, era arrivata al nosocomio regionale nel primo pomeriggio del giorno precedente, per una visita ambulatoriale programmata, ma non ha più fatto ritorno a casa. Il marito e i tre figli non si danno pace, non ci vedono chiaro e per questa ragione hanno deciso di rivolgersi alla magistratura dorica, chiedendo di indagare su questo tragico episodio. Dopo che l’esposto è stato depositato in Tribunale, il sostituto procuratore Ruggiero Dicuonzo ha aperto un fascicolo, l’ipotesi di reato è omicidio colposo e per il momento nessuno è stato iscritto al registro degli indagati. Osserva la consegna della massima riservatezza la famiglia di Giuseppa Pisanelli, originaria di Crotone come suo marito. «C’è un’indagine in corso, aspettiamo di conoscerne l’esito e a quel punto faremo le dichiarazioni del caso», ha detto ieri Settimia Ritorto, la figlia della coppia che in questo momento sta tenendo i contatti più diretti con l’avvocato Cipriani. La donna è morta alle 15 circa di martedì scorso. Poche ore dopo, intorno alle 23, due dei suoi figli erano negli uffici della Questura anconetana per depositare l’esposto, illustrando la loro versione dei fatti nelle diverse fasi in cui si sono succeduti. «Giuseppa Pisanelli – ha proseguito il legale fanese – era all’ospedale Torrette per una visita ambulatoriale programmata, avrebbe dovuto accedere a una terapia innovativa e non sembrava una persona in pericolo di vita, però non è più tornata a casa. Un episodio per certi aspetti anomalo, deve essere spiegato perché i familiari vogliono capire che cosa sia successo». Si attendono ulteriori elementi di chiarezza dall’esame autoptico, che dovrebbe essere effettuato non appena il sostituto procuratore Dicuonzo avrà terminato di raccogliere testimonianze e documenti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA