Macerata, successo a Parigi della mostra
Seri: «Mettiamo in rete gli artisti maceratesi»

La mostra a Parigi
2 Minuti di Lettura
Lunedì 3 Novembre 2014, 13:11 - Ultimo aggiornamento: 13:24
MACERATA - Una fila di persone era in attesa a Rue Beaurepaire, a pochi passi da place Republique a Parigi. Era il 19 ottobre scorso e quel giorno, nel mese in cui nella capitale francese si celebra l’arte contemporanea, agli appassionati non era sfuggita una mostra che veniva inaugurata al civico 28 della rue.



Una collettiva di 25 artisti, organizzata dall’Accademia delle arti Macerata (Adam). Il tema: l’appetito. E ne sono andati ghiotti i francesi: dice Alessandro Seri, presidente dell’Adam. Quel giorno . Un successo che testimonia come a Macerata l’arte messa in rete funzioni. Ed è ciò che fa l’Adam.



Quando è nata l’accademia?

Nel gennaio del 2010. L’indicazione dell’Adam di mettere in rete gli artisti – spiega Seri – l’ha ipotizzata un economista, Antonio Calafati, che si è chiesto come si potesse far conoscere Macerata. Mettendo insieme artisti in una accademia, in modo che muovendosi a livello nazionale e internazionale il territorio si autopromuovesse, a costo zero.



Quanti sono i soci dell’Adam?

Sono 49, tutti artisti o intellettuali o musicisti, che entrano in accademia dopo aver fatto domanda.

Com’è l’ambiente culturale di Macerata?

E’ composito. Fino a qualche anno fa si parlava di difficoltà a far parlare questi artisti. L’Adam ha avuto il pregio di creare una rete reale che moltiplica anche l’attività e il valore di questi artisti, riesce a mettere in connessione artisti che operano in settori diversi e così si mette in moto un moltiplicatore di qualità.



Si può vivere di arte a Macerata?

Si può vivere di arte se si prende la cosa in modo professionale, ma farlo avendo come unico orizzonte Macerata è impossibile. Ma se questi, chiamiamoli, produttori di cultura, fanno riferimento fuori dal’ambito marchigiano allora è possibile.



Qual è il settore culturale che caratterizza la nostra provincia?

Quello letterario: con sette o otto case editrici.
Tra cui tre che hanno distribuzione nazionale: la Vydia (che negli ultimi anni ha vinto i tre più importanti premi di poesia a livello nazionale), la Quodlibet e la Liberilibri.