Lui lo dice chiaro e tondo: «Scrivo per guarire e di conseguenza curare meglio i miei pazienti».
Lui è Marco Marziali, medico Immunologo, che si occupa di malattie ematologiche e trapianto di midollo osseo presso il Policlinico Umberto I di Roma. Nel suo quarto romanzo, "Suites francesi" presentato all' Ateneo per piccoli 3 C (Teatro della scuola primaria e secondaria di primo grado Guglielmina Ronconi, via P.A. Micheli 21), Marziali parte dall’8 giugno 2018 e arriva fino al giorno dei suoi primi cinquant’anni, il 16 giugno 2020.
L'autore quei giorni con passione civile e uno sguardo che anticipa l’oggi e affida al padre, attraverso quaranta lettere, le proprie ansie, concentrate sul suo lavoro di medico, sulla pandemia e sulla quotidianità della vita in famiglia, con la musica che risuona in ogni pagina. Le Suites francesi, suonate di seguito e molto lentamente, diventano così risorsa ricercata e desiderio di un’apparizione, rivelazione di un mondo che non può più tornare, ma si armonizzano pure alla realtà che narra di balletti politici, disastri climatici e stragi disumane nel Mediterraneo. Le lettere sono cronache da cui emerge tutta la tensione della ricerca e la sensibilità di Marziali poeta con il saluto toccante a personaggi illustri e rivoluzionari che lo hanno accompagnato, ma anche con lo sguardo carezzevole verso i suoi affetti.È un’opera autobiografica, intima, nella quale ogni lettore può ritrovare una parte del proprio vissuto.
A dialogare con l'autore la Direttrice Artistica del Campus delle Arti e Docente di pianoforte del Conservatorio Santa Cecilia Angela Chiofalo.«C’è un progetto musicale e didattico e anche molto di più – continua Marziali – che Angela Chiofalo sta portando avanti, applicando i risultati di numerose ricerche che spiegano la stretta relazione fra neuroscienze e musica». L’Ateneo dei piccoli 3C è infatti un progetto di educazione integrata sostenuto dalla Regione Lazio e dal Comune di Roma e dal Campus delle Arti.
«“Suites francesi” è dedicato a mia madre e termina con uno sguardo alle madri - conclude Marziali - Sono le madri a guidare il camper, con una gioia che non è mai fino in fondo, ma è una gioia velata di malinconia. Perché oltre la strada, le madri sentono il rumore e hanno paura che tutto possa succedere ancora. Sono loro che decidono, con lo sguardo lontano, quando il cuore, il loro cuore, potrà ricominciare a vivere»” Il romanzo è arricchito da una Nota dell’Autore così presentata: “Nel libro troverete una lista di libri, di brani musicali e film che ho citato nel testo e che mi hanno fatto compagnia durante la stesura: i brani musicali rappresentano una colonna sonora ideale del libro”.