Travolge e uccide ciclista, era positivo alla cocaina: arrestato per omicidio stradale

Travolge e uccide ciclista, era positivo alla cocaina: arrestato per omicidio stradale
di Fabrizio Scarfò
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Lunedì 26 Febbraio 2024, 08:47 - Ultimo aggiornamento: 11:36

LA TRAGEDIA

In sella alla sua bici in carbonio si era staccato dal gruppo per affrontare la salita da solo, come chissà quante volte gli era capitato inerpicandosi sulle cime più famose del giro d'Italia. Dal Passo Stelvio al Passo Gavia, ma anche quello del Mortirolo, dove si era allenato per partecipare all'Ironman, la gara più impegnativa del triathlon. L'aveva portata a termine due anni fa a Copenaghen. Nuoto, corsa e bicicletta: proprio quella su cui pedalava ieri mattina, quando è stato centrato da un'auto che lo ha sbalzato sul campo arato accanto alla Migliara 51.
Inutili i tentativi di salvargli la vita: per Riccardo Giorgi, trentanovenne di Terracina, tecnico radiologo che da sei mesi lavorava all'ospedale Santa Maria Goretti. Sposato con Elena, padre di due bambini, per lui non c'è stato nulla da fare.
La tragedia si è consumata poco dopo le 9 sulla Migliara 51, nella frazione La Cotarda, nel comune di Pontinia. È qui che il trentanovenne stava pedalando verso i monti, dopo aver lasciato già da qualche minuto il gruppo con cui si stava allenando. Dalla parte opposta, invece, arrivava un uomo al volante di una Ford Kuga diretto verso l'Appia. All'improvviso il conducente, secondo una prima ricostruzione, ha perso il controllo dell'auto e, complice la velocità elevata, non è riuscito ad evitare il ciclista. L'impatto è stato molto violento. La bici si è spezzata. Giorgi è volato per diversi metri finendo nel capo che costeggia la carreggiata.
Anche il Suv è finito fuori strada dopo l'impatto. Immediato l'intervento di un'ambulanza del 118, arrivata in pochi istanti insieme ad un camion dei vigili del fuoco. Purtroppo, i tentativi dei paramedici di salvare la vita del ciclista sono stati del tutto inutili: l'uomo è morto sul colpo.

Ferite lievi, invece, per il conducente della Kuga, che ha anche rifiutato il trasporto in ospedale. L'uomo, S.A., un trentenne residente a Pontinia - assistito dall'avvocato Italo Montini - è agli arresti domiciliari per omicidio stradale.

Ad occuparsi dei rilievi, durati fino al primo pomeriggio, gli agenti della polizia locale di Pontinia, mentre i carabinieri del comando stazione locale hanno chiuso la strada e gestito la viabilità. Ieri sera la sua posizione dell'uomo si è aggravata. Gli esami effettuati presso il Santa Maria Goretti a cui è stato sottoposto hanno confermato che guidava sotto l'effetto della cocaina e di benzodiazepine.

Nel giro di pochi minuti decine di residenti sono accorsi in zona per capire cosa fosse accaduto. Tra di loro anche la madre e la compagna dell'uomo al volante del Suv, una persona del posto conosciuta da gran parte dei presenti, e che si trovava alla guida di un'auto prestatagli da un amico.

Alcuni minuti dopo, invece, sono arrivati i familiari della vittima, distrutti alla vista del loro Riccardo. Padre di due bambini piccoli, il trentanovenne era un tecnico radiologo che, dopo diversi anni di lavoro al nord, circa sei mesi fa si era riavvicinato a casa e aveva preso servizio al Santa Maria Goretti, nel reparto di Radiologia.
Ieri i suoi colleghi erano increduli una volta appresa la tragica notizia, al pari dei tanti atleti conosciuti tra maratone e gare ciclistiche a cui aveva partecipato negli ultimi anni. Il trentanovenne, infatti, praticava diversi sport, tra cui il triathlon, che due estati fa lo aveva portato a Copenaghen per partecipare all'Iron Man, la più lunga distanza di questa disciplina. «Eh già, ce l'ho fatta. Un viaggio potentissimo carico di emozioni, sudore, sacrificio e tanto amore» scriveva allora il trentanovenne sui social: «Ce l'ho fatta perché nella vita le cose belle che ti rendono soddisfatto e felice vanno conquistate fino alla fine. Ce l'ho fatta perché i miei bimbi si aspettavano la medaglia e perché mia moglie mi è stata sempre vicino. Ce l'ho fatta perché ogni cosa è possibile».

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