Tennis, Zeppieri sfida Ruud numero 4 al mondo

Tennis, Zeppieri sfida Ruud numero 4 al mondo
di Andrea Gionti
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Giovedì 1 Giugno 2023, 11:57

«Lui avrà tutto da perdere perché difende la finale del 2022, è il numero 4 del mondo e avrà tanta pressione. Io cercherò come sempre di giocare il mio tennis e di dare il massimo provando a dargli fastidio. Proverò a godermi l'esperienza il più possibile: affrontare uno dei migliori del circuito non capita tutti i giorni e ti dà sempre qualcosa, anche per il futuro». Rispetto, ma non paura. Il fuoriclasse di Latina Giulio Zeppieri, dopo l'impresa firmata al primo turno del Roland Garros contro il kazako Alexander Bublik, ha già infilato la sua prima freccia: aver centrato per la prima volta in carriera la vittoria nel tabellone principale di un Grande Slam.

IL MATCH

Oggi alle 10.45 nel prestigioso torneo parigino, lo scenario suggestivo dell'incontro valido per il secondo turno del main draw sarà il celebre centrale del Philippe Chatrier, l'impianto da 15.000 posti. Dall'altra parte della rete si troverà non un nome qualunque, ma il norvegese Casper Ruud, 24enne di Baerum, nella contea di Viken, lo scorso anno finalista al Roland Garros, agli US Open e alle ATP Finals (dove perse rispettivamente contro Rafael Nadal, Carlos Alcaraz e Novak Djokovic). Una sfida inedita che non ha precedenti, che vede nettamente favorito il nordico, temibile al servizio e di dritto, corridore instancabile e con un notevole spirito agonistico, che maschera un comportamento calmo. Al debutto non ha avuto problemi nel battere 6-4, 6-3, 6-2 il qualificato svedese Elias Ymer. Ma c'è un particolare per il quale il 21enne mancino pontino, n.129 del ranking, può sperare. Chiedere informazioni ad un altro italiano, il sanremese Matteo Arnaldi, che a fine aprile, nei 32esimi del Masters 1000 di Madrid, superò Ruud per 6-3, 6-4. «Saranno condizioni completamente diverse, qui i campi sono molto più lenti e bisogna giocare tutti i punti - afferma "Zeppo", che avrà il tifo speciale in tribuna dei genitori: Leone, noto avvocato, ed Elisabetta - Lui avrà tutto da perdere, essendo il favorito. Negli Slam è un altro sport ed è necessario gestire. Me la giocherò e vediamo che cosa succede».

LO STAFF

Nell'avventura transalpina è seguito dal suo staff dell'Horizon Tennis Home di Vicenza: il tecnico Max Sartori, il preparatore fisico Massimiliano Pinducciu e il coach Nicola Ceragioli, classe 77, che analizza il confronto: «Sono quel tipo di partite che ogni giocatore sogna da piccolo. Abbiamo visto in passato che Giulio può fare delle partite di livello, come fece all'Atp 250 di Umago, in Croazia (dove si arrese in semifinale all'iberico Carlos Alcaraz, ndr). Può avere le sue chances se manterrà intensità e attenzione cercando di approfittare di eventuali piccoli passaggi a vuoto del suo avversario. Se queste due cose si combinano... Siamo fiduciosi perché lo vediamo bene, fisicamente è in forma. Punti deboli del norvegese? Pochi, ma da Barcellona in poi, e a parte la semifinale agli Internazionali di Roma, lo vedo in un momento di minore lucidità. La tensione può giocargli un brutto tiro, l'aspetto mentale potrebbe incidere, ma ha un'esperienza tale per gestirla».
Il talento latinense punta ad approdare nel più breve tempo possibile in top-100. «Il mio obiettivo è quello. Parigi è un torneo che mi porta bene, il mio tennis si adatta alla terra rossa e tra il 2022 e il 2023 ho vinto sette partite su otto, comprese le qualificazioni». Una bella media... suonerà l'ottava sinfonia?
Andrea Gionti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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