Stop alla cementificazione del litorale di Fondi: Municipale scatenata contro gli abusivi

Stop alla cementificazione del litorale di Fondi: Municipale scatenata contro gli abusivi
di Barbara Savodini
2 Minuti di Lettura
Venerdì 7 Dicembre 2018, 17:04
FONDI - Case estive chiuse, spiagge deserte, campeggi vuoti: quale periodo migliore per cementificare il litorale senza destare sospetti? Una pensata fatta da molti turisti, a quanto pare, che si è tradotta in un vortice di sequestri.
Le ambizioni di tirare su bilocali vista mare e piazzare prefabbricati a due passi dalla duna si sono insomma infrante lo scorso martedì quando la Municipale di Fondi ha dato il via ad una sessione speciale di controlli autunnali.
Coloro che hanno intenzione di vivere d'estate le ampie spiagge del litorale e le dune selvagge, è il messaggio del comandante Giuseppe Acquaro, dovranno farlo nel rispetto della legge.

Il primo accertamento è scattato in via Guado, a poche centinaia di metri dalla duna. Un uomo di Frosinone aveva pensato bene di trasformare un terreno demaniale di 2mila metri quadrati, gravato da uso civico, su territorio sismico e soggetto a vincolo paesaggistico, in un mini resort.
Dopo aver fatto recintare l'area, lo zelante turista con probabili ambizioni imprenditoriali, aveva fatto realizzare una piattaforma di 150metri quadrati sulla quale stava per posizionare quattro prefabbricati già pronti all'installazione.

La stessa idea, ma più in piccolo, venuta anche ad un turista di Napoli: l'uomo, nonostante un precedente sequestro, aveva infatti pensato bene di violare i sigilli per realizzare una casetta di legno in località Selvavetere.
Una costruzione a basso impatto ambientale, certo, il cui potenziale "green" è stato però azzerato dalla maxi piattaforma in cemento con duplice abuso.

Da nord a sud, i controlli degli uomini coordinati dal comandante Giuseppe Acquaro non hanno risparmiato niente e nessuno. Al Salto di Fondi, per esempio, un imprenditore originario di Roma aveva "migliorato" il suo residence con un'immensa colata di cemento. Il risultato? Denunciato il titolare e sigillato l'intero lotto.
E mentre gli agenti si muovevano freneticamente per notificare atti e impacchettare tutto con nastro bianco e rosso, non sono mancati ulteriori avvistamenti di manufatti irregolari, tempestivamente segnalati agli uffici competenti. Cemento a fiumi, insomma, che presto finirà sotto chiave.
© RIPRODUZIONE RISERVATA