Rio Martino, polemica sull'incarico a uno studio legale di Roma: l'Ordine attacca Coletta

Rio Martino, polemica sull'incarico a uno studio legale di Roma: l'Ordine attacca Coletta
di Elena Ganelli
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Domenica 26 Luglio 2020, 10:33
L'affidamento di un incarico legale ad un professionista di Roma fa scoppiare la polemica tra amministrazione comunale di Latina e Ordine degli avvocati. Al centro della bufera una determina pubblicata sull'Albo pretorio con la quale il Comune assegna allo studio legale Brugnoletti & Associati di Roma il servizio di consulenza legale per definire in maniera chiara l'iter del progetto del porto-canale di Rio Marino giunto ad un punto cruciale visto che il Consorzio Nautico di Borgo Grappa, ha invitato il Comune ad attivare il procedimento amministrativo relativo «al rilascio delle concessioni demaniali, per un punto di ormeggio presso il canale» all'esito della Conferenza di servizi che ha individuato proprio nell'ente di piazza del Popolo il soggetto competente, per il rilascio della concessione richiesta.

L'incarico allo studio legale romano costerà all'amministrazione 36mila euro più 7.900 euro di Iva per un totale di 43.920 euro da corrispondere in due rate. «Sussiste la necessità si legge nell'atto - di affidare il servizio di consulenza legale a professionalità esterne caratterizzate da competenze altamente specialistiche legali amministrative e tecnico-economiche, avente specifica idoneità professionale, competenza ed esperienza nella materia delle concessioni, dei sistemi di affidamento, in particolare dell'affidamento con finanza di progetto, per l'analisi di tutti gli scenari e controversie giuridiche ipotizzabili nonché delle possibili diverse soluzioni nell'interesse dell'Ente, affinché sia individuato il corretto iter procedimentale per l'eventuale rilascio di concessioni e dei relativi atti amministrativi».

Ma all'Ordine degli avvocati di Latina questo gesto non è davvero piaciuto ed è il commissario dell'organismo forense Giacomo Mignano a parlare a nome dei professionisti pontini esclusi. «Mi fa davvero specie attacca che il sindaco non sia riuscito a individuare, tra i circa 1900 avvocati iscritti al foro pontino, uno all'altezza dell'incarico. Eppure non siamo davvero secondi a nessuno e con il Patto per Latina Coletta ha voluto mettere nero su bianco la difesa del lavoro e delle professionalità pontine ma ora che c'è la possibilità di dimostrarlo si affida ad uno studio legale di Roma. Un comportamento che mostra mancanza di rispetto soprattutto in un momento di difficoltà economica come quello che stiamo attraversando: per questo prosegue mi rivolgo al primo cittadino affinché riconsideri la situazione, annulli la determina e scelga un professionista iscritto all'Ordine di Latina».

Ma il sindaco non sembra intenzionato a fare marcia indietro. «C'era l'urgenza di reperire una professionalità su una questione molto complessa che si trascina da oltre dieci anni spiega Damiano Coletta tra mille incertezze. Sono intenzionato a sbloccare la situazione e a trovare una soluzione per tutte le parti interessate e per l'economia dell'intero comprensorio di Rio Martino. La materia è complicata e per venirne a capo è stato necessario individuare in tempi rapidi un professionista con competenze specifiche. Questo non significa conclude il sindaco - che in futuro, come da impegni presi con il Patto per Latina, non ci rivolgeremo alle professionalità locali».
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