I soldi (esentasse) di chi faceva buche e sotterrava senza scrupoli rifiuti di ogni genere finivano, poi, in operazioni immobiliari di ogni genere. Singolare un passaggio dell’ordinanza di custodia cautelare dalla quale emerge che Antonino Piattella cerca un prestanome per una delle sue società e dispone, con un consulente, di pagarlo 200 euro al mese.
Ieri i primi interrogatori, tutti gli indagati ascoltati per rogatoria dai giudici Laura Matilde Campoli e Mara Mattioli si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.
Ad Aprilia, intanto, avviati gli accertamenti sul sito da parte dell’Arpa e di un consulente della Dda. Si teme un inquinamento senza precedenti. Il sindaco, Antonio Terra: «Pronti a costituirci parte civile, i soldi sequestrati siano usati per la bonifica». Il caso finisce in Parlamento, interrogazione del deputato pontino Federico Fauttilli al ministro dell’ambiente, Gian Luca Galletti.
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