Palestre e sicurezza, controlli del Nas: irregolare una su quattro

Palestre e sicurezza, controlli del Nas: irregolare una su quattro
di Stefania Belmonte
2 Minuti di Lettura
Giovedì 5 Ottobre 2023, 11:39

Una palestra chiusa e un'altra per la quale è stato adottato il provvedimento di sospensione. Questo il bilancio dei controlli dei carabinieri del Nas, oltre a circa quattromila euro di sanzioni. Una struttura su quattro di quelle controllate è risultata irregolare: su quarantuno controlli eseguiti nella provincia di Latina, infatti, sono state dieci le sanzioni elevate a nove strutture non conformi. Nella maggior parte dei casi mancavano i certificati medici non agonistici dei frequentatori, mentre in un caso mancava il defibrillatore. Le palestre finite nei guai sono quindi due, entrambe si trovano al Sud pontino. Una era stata aperta senza titoli autorizzativi, l'altra invece non aveva il defibrillatore. La prima del valore complessivo di 400.000 euro, l'altra di circa 100mila.

La presenza del defibrillatore è prevista dal decreto del 26 giugno 2017, che stabilisce infatti l'obbligatorietà anche per le società dilettantistiche in ogni impianto sportivo. Ci deve essere un defibrillatore semiautomatico oppure devono essere presenti dispositivi tecnologici più avanzati. La norma stabilisce inoltre che debba esserci, nel corso delle competizioni, almeno una persona formata all'utilizzo del dispositivo. L'obbligo non è previsto solo in caso di attività fuori da un impianto sportivo e per gli sport a ridotto impegno cardiocircolatorio contenute in uno specifico elenco. Le ordinanze a carico delle palestre irregolari sono state emesse dal sindaco, che è l'autorità sanitaria locale.

GLI ALTRI CONTROLLI

I carabinieri del Nas del capoluogo pontino, diretti dal maggiore Felice Egidio, hanno operato anche nella provincia di Frosinone: qui hanno elevato altre undici sanzioni ed eseguito tre chiusure, elevando tremila euro di sanzioni. A ben dodicimila euro ammonta invece la sanzione a carico di un medico che aveva attivato all'interno di una palestra, senza preventiva autorizzazione da parte della Asl, uno studio in cui venivano erogate le prestazioni sanitarie. I controlli dei vari nuclei antisofisticazione e sanità si sono svolti in tutto il Centro Italia, interessando in tutto 413 centri sportivi tra associazioni, palestre e piscine, nonché ambulatori.
Accertate 118 violazioni per 176 mila euro complessivi, ed operate 7 sospensioni delle attività anche in questo caso per l'assenza del defibrillatore, per l'attivazione di ambulatori abusivi nelle palestre e per il rilascio di certificazioni di idoneità all'attività sportiva non agonistica da parte di medici prescrittori non autorizzati. Ottantuno le persone segnalate alle autorità amministrative e nove i denunciati.
© RIPRODUZIONE RISERVATA