Si chiama Paradise ed è un nuovo sistema di ablazione che si aggiunge al precedente già in uso da 5 anni (Symplicity Spyral) per curare senza farmaci l'ipertensione arteriosa, un problema che affligge il 30% circa della popolazione italiana.
La Uoc di Cardiologia dell'ospedale Santa Maria Goretti di Latina è stata scelta come apripista in Italia della nuova tecnica di ablazione Paradise ed è in grado dunque di offrire agli utenti tutte le più moderne tecnologie esistenti per la cura della patologia, oltre a un sistema di controllo ambulatoriale che consente di monitorare i risultati anche a distanza. Una buona notizia per i pazienti che soffrono di pressione alta, soprattutto per coloro che non sembrano avere benefici dalle terapie farmacologiche. Al Goretti già è in campo da tempo una tecnologia innovativa che agisce attraverso cateteri introdotti per via percutanea e che sembra poter risolvere il problema. Si chiama denervazione renale e consiste in un intervento mini invasivo praticato in anestesia locale, effettuato dall'equipe cardiologica del professor Francesco Versaci.
«L'ipertensione arteriosa spiega Versaci rappresenta uno dei fattori di rischio per le malattie dell'apparato cardiovascolare, tra cui ictus e infarto del miocardio. Si tratta di una problematica con una epidemiologia davvero impressionante, che colpisce un adulto su tre: un bilione di ipertesi in tutto il mondo. E il numero è ancora in crescita».
«Il trattamento progressivo dell'ipertensione spiega ancora il professor Versaci include modifiche dello stile di vita, quali attività fisica quotidiano, dieta povera di sale, utilizzo di farmaci ipertensivi. Ma in un notevole numero di pazienti ipertesi spesso i valori non vengono tenuti sotto controllo. Gli studi statistici ci dicono che in circa il 30% degli italiani, anche con l'assunzione di farmaci, la pressione non raggiunge i valori desiderati. Si tratta anche di pazienti giovani o di età media, con quadro patologico aggravato da problemi di obesità o sindrome metabolica. Grazie all'intervento di denervazione renale si possono curare pazienti resistenti al trattamento farmacologico o intolleranti alle cure».
L'operazione prevede l'inserimento di un piccolo palloncino nelle arterie renali, che eroga energia termica a bassa potenza (1 minuto per erogazione) in diversi punti ottenendo appunto la denervazione delle terminazioni del sistema simpatico in circa 30 minuti di intervento.