Latina, i bambini non vaccinati restano fuori da asili e scuole: firmata l'ordinanza

Latina, i bambini non vaccinati restano fuori da asili e scuole: firmata l'ordinanza
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Venerdì 31 Agosto 2018, 12:15
L'ordinanza che vieta l'accesso ad asili nido e materne ai bambini da zero a sei anni non in regola con le vaccinazioni è stata firmata ieri (come anticipato da Il Messaggero due giorni fa). Visto che la legge Lorenzin, malgrando le critiche del nuovo Governo, è ancora in vigore e visto che l'inserimento di un comma che prevede l'obbligo flessibile non è ancora stato approvato da uno dei due rami del parlamento, il sindaco di Latina Damiano VColetta ha ordinato «che nessun bambino al di sotto di 6 anni venga ammesso a frequentare per l'anno scolastico 2018-2019 senza preventiva verifica delle avvenute vaccinazioni obbligatorie ex lege presso l'anagrafe vaccinale della Regione Lazio» gli asili nido pubblici e privati e le scuole dell'infanzia presenti nel territorio comunale.

«Il diritto alla salute e il diritto all'istruzione sono sanciti dalla dichiarazione universale dei diritti umani, rispettivamente negli articoli 25 e 26 - commenta l'assessore all'Istruzione, Gianmarco Proietti - In uno Stato di diritto ad ogni diritto corrisponde un dovere: la vaccinazione del proprio figlio, oltre a rispondere al diritto alla salute del bambino, diviene un dovere nei confronti della comunità in cui si vive, in particolare modo un dovere verso i soggetti più fragili impossibilitati a sottoporsi alla vaccinazione per motivi di salute. Una comunità sana può garantire così a tutti il diritto all'istruzione altrimenti compromesso in caso di malattia. Questa introduzione per ribadire, in questa triste attualità, quanto affermato dai medici, dai ricercatori scientifici e anche dai dirigenti scolastici e cioè che per frequentare le scuole di ogni ordine e grado nella nostra città sarà necessario essere in regola con le vaccinazioni, che in campo sanitario le autocertificazioni sono dichiarazioni inutili (tanto più che il Lazio è tra le regioni con un'anagrafe vaccinale informatizzata di facilissima consultazione). La scienza non risponde alle opinioni e alle maggioranze, e la scuola, luogo di costruzione dei saperi, dovrà essere sempre guidata dal pensiero scientifico. Noi vogliamo garantire il diritto alla salute di tutti, specialmente dei più indifesi. Vogliamo agire secondo scienza, come sempre la scuola deve operare, nel pieno rispetto del miglior interesse del bambino garantendo i diritti fondamentali, quello alla salute e all'istruzione».
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