«Il via libera agli sport acquatici ad una settimana dall’inizio della fase due – ha spiegato il sindaco Damiano Coletta poco prima di firmare apposita ordinanza - rientra nel principio della gradualità che abbiamo voluto seguire. Come abbiamo riaperto la pista ciclabile di via del Lido e il lungomare dopo due giorni dal ritorno nei parchi in modalità contingentata, allo stesso modo abbiamo voluto essere cauti anche per le attività sportive acquatiche. Con la chiusura dei lungomare di Anzio, Nettuno, Ardea e Pomezia, temevamo che la gente potesse riversarsi tutta sul nostro tratto di costa riaperto il 6 maggio scorso. Per fortuna ciò non è accaduto. Dunque, via libera agli sport acquatici in attesa di capire tempistiche e modalità, ma anche entità di risorse, per la riapertura in sicurezza della stagione balneare 2020».
Anche al Circeo prossima l’ordinanza per il via libera agli sport acquatici individuali. L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giuseppe Schiboni, spiega che il Dpcm del 26 aprile scorso non ha vietato lo svolgimento di tali attività ma che «si è creata un po’ di confusione per la successiva ordinanza della Regione Lazio che ha previsto la sola pesca da terra». Dunque, sul presupposto dell’iniziativa del Comune di Latina e di altre disposizioni, come ad esempio quella della Regione Liguria, anche il sindaco di San Felice Circeo autorizzerà presto gli sport acquatici individuali, ai sensi del Dpcm del 26 aprile. L’ordinanza del sindaco Schiboni è particolarmente attesa soprattutto per la pesca subacquea. I fondali del promontorio sono meta ambita dagli appassionati di questa pratica sportiva e sono tanti quelli che in questi giorni stanno chiedendo al Comune come comportarsi.
Al momento né il sindaco di Sabaudia Giada Gervasi né il sindaco di Terracina Roberta Tintari hanno ravvisato la necessità di emettere ordinanze per gli sport acquatici in quanto «già autorizzati con il Dpcm della fase due».
© RIPRODUZIONE RISERVATA