C'è un furto andato male all'origine dello spaventoso incendio divampato ieri notte alla Comecel, un'azienda situata in via Nettunense ad Aprilia e specializzata in costruzioni meccaniche elettroniche. Era circa l'una quando le fiamme hanno iniziato a interessare un deposito presente all'interno dell'attività.
Ad andare a fuoco un capannone di circa 300 metri quadri. Una volta ricevuta la segnalazione giunta al numero unico per le emergenze, sul posto si è immediatamente portata la squadra territoriale dei vigili del fuoco di Aprilia che ha dato inizio alle lunghe operazioni di contenimento e spegnimento dell'incendio.Le fiamme che stavano interessando l'azienda erano ben visibili anche ad alcuni chilometri di distanza. A causa della vastità e dell'imponenza del rogo, è stato necessario anche l'ausilio di un'autoscala e dell'intervento in supporto anche di un'autobotte proveniente da Latina. E l'azione dei vigili del fuoco di Aprilia e del capoluogo pontino è stata fondamentale per evitare che le fiamme si estendessero anche ad un altro stabile in muratura adiacente alla struttura andata completamente a fuoco.
Le operazioni sono andate avanti tutta la notte e soltanto alle nove di ieri mattina sono terminate. Fortunatamente nessuna persona è rimasta coinvolta o ferita nel maxi incendio. Sul posto sono accorsi anche i carabinieri del Reparto Territoriale di Aprilia. I militari di via Tiberio hanno raccolto le prime informazioni e dato avvio alle indagini. Nel frattempo i vigili del fuoco, una volta spente le fiamme, hanno controllato tutta l'area interessato dal rogo per stabilire le cause del rogo che, al momento, sono ancora in fase di ricostruzione.
Dalleuna primissima analisi però, le risultanze investigative porterebbero a ipotizzare un furto in azienda finito male. In particolare, a insospettire le forze dell'ordine e gli stessi vigili del fuoco è stato il ritrovamento di un foro, di circa un metro, ben visibile dall'esterno. I malviventi hanno quindi bucato una parete ma, nel farlo, hanno anche danneggiato il materiale isolante che avvolgeva la struttura. Qualche minuto dopo si sarebbe levato del fumo e, qualche istante più tardi, le prime fiamme hanno iniziato ad avviluppare la struttura di via Nettunense.
A quel punto la banda di ladri ha preferito abbandonare il colpo, fuggendo prima dell'arrivo dei vigili del fuoco e dei carabinieri. Ora non resta che capire se qualche indizio utile potrà essere fornito dalle telecamere di videosorveglianza presenti nell'area. I filmati sono allo studio dei militari di via Tiberio che stanno indagando per risalire ai malviventi. La Comecel è una impresa che conta una cinquantina di dipendenti e che opera nel campo della progettazione e costruzione di componenti e attrezzature nel settore ferroviario ed aeronautico. Dall'azienda di via Nettunense escono prodotti di precisione dal valore di migliaia di euro. Ma ad interessare i ladri è stato il magazzino che ospitava al suo interno rame, acciaio ed alluminio. Tutti materiali facilmente rivendibili nel vasto mercato nero.
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