Su Coletta è braccio di ferro all'interno del Pd: mercoledì vertice a Roma

Su Coletta è braccio di ferro all'interno del Pd: mercoledì vertice a Roma
di Andrea Apruzzese
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Sabato 20 Giugno 2020, 08:16

 È ormai braccio di ferro dentro il Pd di Latina sul dialogo con Lbc. Una tensione durissima, tra i segretari da un lato e gli eletti dall'altro, che sfocerà, la prossima settimana, in un vertice a Roma. Alle dichiarazioni di eletti e ai comunicati dei Giovani democratici, pronti a chiedere un dialogo con il civismo, ieri i segretari regionale, Bruno Astorre, provinciale, Claudio Moscardelli, e comunale, Alessandro Cozzolino, insieme a Roberto Masiero (segretario Pd sanità), hanno risposto che «sulle scelte del Pd a Latina si seguono le regole del nostro partito: il Pd di Latina, provinciale e comunale e il gruppo consiliare hanno sempre agito in raccordo con il segretario del Pd del Lazio. Il Pd ha percorso tutte le strade del confronto che si sono concluse mesi fa con il no all'accordo da parte di Coletta e di Lbc. Preso atto della indisponibilità si è proceduto a convocare il congresso comunale. Il Pd di Latina ha a cuore innanzitutto il bene della città e vuole proporre ai cittadini di Latina un nuovo Sindaco espressione di un'alleanza cittadina larga e inclusiva per affrontare i tanti problemi rimasti irrisolti. Il Pd non si presta ai tentativi ricorrenti di dividere il partito e respinge alchimie politiche che nulla hanno a che fare con le condizioni in cui versa la città e la paralisi amministrativa attuale».

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Una risposta secca anche all'appello al confronto con il civismo portato avanti dagli stessi Giovani democratici. Moscardelli e Cozzolino, in particolare, continuano a sposare la linea del no a Lbc se il movimento insiste per la ricandidatura di Damiano Coletta. Nella nota, inoltre, i quattro affermano che «quanto prima si svolgerà il congresso comunale» (previsto per il 7 marzo, fu poi rinviato per l'emergenza Covid): un modo forse per dire che se non si sposa la linea dei segretari, si andrà alla conta delle tessere, un rischio in un partito in cui il numero delle tessere non è sempre specchio dei voti ottenuti dagli eletti.
Il comunicato non è firmato dal capogruppo in Consiglio comunale, Nicoletta Zuliani, né dai due consiglieri regionali, Salvatore La Penna e Enrico Forte, che pure avevano siglato note in passato, né dal presidente del partito, Mauro Visari. Figure di rilievo che, a quanto si apprende, non l'hanno voluta firmare.
A quella nota, Enrico Forte risponde secco: «La discussione va fatta nel partito e mi aspetto la prossima settimana, una convocazione del partito regionale sulla situazione di Latina, alla presenza dei rappresentati politici ed eletti». Una riunione che sarebbe stata già convocata per mercoledì prossimo. Se la Zuliani non commenta, La Penna affida a un post su Facebook le proprie riflessioni (riprendendo una recente intervista) in cui ribadisce: «No a veti pregiudiziali».
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